Riepilogando brevemente, le modalità per investire in oro possono essere suddivise in fisico e cartaceo. Le forme fisiche tipiche di possesso di oro sono quelle rappresentate dai lingotti, piccoli lingotti, placchette, monete, medaglioni, oggetti di oreficeria. Gli investitori privati possono trattare l’oro tramite i conti metallo, che hanno una funzione analoga a quella del conto corrente bancario e si dividono in conti metallo “allocated” (i lingotti sono individuabili dal loro numero) ed “unallocated” (l’investitore ha diritto su di una quantità di oro non distinta).
In ambedue i casi l’investitore può vendere e comprare il metallo senza entrarne direttamente in possesso, anche se in qualunque momento lo può sempre ritirare. Per l’investitore è possibile, dopo l’acquisto dell’oro, depositarlo presso i rivenditori stessi, ricevendo un certificato di deposito che si può trasferire tramite girata e pertanto permette il passaggio di proprietà senza la consegna fisica del metallo. Tra gli strumenti finanziari si ricordano: Opzioni, Futures, Gold Warrants, Gold Swaps, Fondi d’investimento in oro, Operazioni a termine, Azioni Aurifere, Prestiti in oro, ETF.
- Futures: Il future su oro è un contratto con cui le parti si impegnano a consegnare e ricevere una quantità di oro, ad una scadenza ad un prezzo predeterminato. Per tutte le operazioni futures è richiesto un deposito iniziale marginale, da adeguare all’eventuale oscillazione del prezzo. Il premio del prezzo a termine rispetto a pronti, chiamato contango, è influenzato dagli interessi e dai costi di immagazzinamento e di assicurazione. Quindi le caratteristiche dei contratti futures sono: quantità e scadenza standardizzate, contrattazioni in mercati regolamentati, clearing house come controparte, e i margini di garanzia e valorizzazione giornaliera del contratto. Difficilmente un contratto futures rimane aperto fino alla scadenza, spesso le posizioni sono chiuse in anticipo, assumendo una posizione contraria a quella iniziale. Coloro che sono interessati ai futures sono gli speculatori, gli hedgers (soprattutto le società minerarie) cioè coloro che si coprono dal rischio del prezzo.
- Gold Warrants: I gold warrants sono essenzialmente delle opzioni di acquisto di oro, ad un prezzo predeterminato che possono essere collegate ad azioni ed obbligazioni. Di solito si tratta di put warrant e danno la possibilità di ricevere la differenza tra il prezzo di mercato dell’oro ed il prezzo di esercizio del warrant in qualsiasi momento del periodo considerato. Il portatore di un warrant staccato ha il diritto, ad una determinata data e dopo pagamento di una somma, alla consegna di una certa quantità d’oro. Inoltre i titoli convertibili in oro offrono un tasso d’interesse e possono essere convertiti in oro prima o dopo le scadenze del titolo medesimo; quindi l’investitore possiede un’opzione sul prezzo dell’oro che produce anche interesse.
- Gold Swaps: Con il gold swap si ha il trasferimento di lingotti ad un rivenditore in cambio di valuta, con un prezzo a termine con il quale l’oro sarà restituito già stabilito. Nonostante l’effetto sia paragonabile ad una vendita a pronti e riacquisto a termine, la differenza è che, le controparti sono le stesse, evitando transazioni sul mercato e quindi senza nessun effetto nei prezzi.
- Fondi d’investimento: I fondi d’investimento in oro sono specializzati in investimenti collegati all’oro su scala mondiale. Ci si rivolge ai fondi (situati principalmente in Gran Bretagna, Svizzera e U.S.A.) per limitare il rischio, rispetto ad un investimento su di un solo titolo.
- Prestiti in oro: Negli ultimi anni si è assistito ad una forte crescita del mercato dei prestiti in oro, grazie anche alle banche che hanno cominciato a prestare oro alle miniere. In tale modo compagnie minerarie vendono l’oro ottenuto in prestito per conseguire liquidità per finanziare la propria società ed alla scadenza la società mineraria restituirà il prestito con l’oro estratto. Le Banche Centrali coprono i ¾ dell’offerta dei prestiti.
- Azioni aurifere: Una forma di investimento in oro è rappresentato dall’acquisto di azioni aurifere. In questo tipo di investimento occorre valutare la situazione patrimoniale, le caratteristiche finanziarie e tecniche la crescita prevista della società mineraria, le oscillazioni della valuta estera ed anche possibili cambiamenti del regime fiscale del paese. Rispetto all’acquisto diretto di oro, in questo caso l’investitore può sfruttare sia i corsi dell’oro che della Borsa. I mercati più importanti sono quelli del Sudafrica, del Canada, dell’Australia e degli Stati Uniti.
- ETF: Gli ETF sono strumenti d’investimento collettivo del risparmio scambiati su mercati regolamentati che puntano a replicare, con uno stretto margine di scostamento, indici finanziari noti e rappresentativi di particolari mercati azionari o obbligazionari. Nel caso dell’oro lo strumento finanziario replica esattamente l’andamento del sottostante, il cui nominale è espresso normalmente in una frazione di oncia (generalmente 1/10). In sostanza si può affermare che un ETF è una “azione” d’oro essendo il cartaceo comunque coperto da fisico. L’Ente che emette l’ETF è infatti tenuto a depositare il controvalore in oro fisico a fronte di ogni titolo sottoscritto. Il primo ETF sull’oro, sponsorizzato dal World Gold Council ha debuttato al NYSE nel novembre 2004 con il nome di Streettracks Gold ETF, recentemente rinominato SPDR Gold Trust, riscuotendo da subito un eccellente successo tra gli investitori. Successivamente sono stati lanciati altri prodotti quotati sui principali listini mondiali e sulle principali piazze di scambio dell’oro come Londra, Dubai, Shangai, ecc.
Fonti:
- www.italpreziosi.it
- tcaspa.com
- www.homolaicus.com
- www.oregoldinvestimentioro.it
- “Investire in oro” – McKinley – De Gregori & Partners
- www.billionvault.it
- www.teocollector.com
Guida e storia oro: pagina 1 | pagina 2 | pagina 3 | pagina 4 | pagina 5 | pagina 6 | pagina 7 | pagina 8
Quali sono i migliori prodotti finanziari attualmente disponibili sul mercato per investire in oro?
Conviene diversificare il proprio portafoglio con investimenti in oro?
Grazie
Domanda interessante. Dal mio punto di vista un investimento minimo in oro va inserito in ogni portafoglio. Questo perché, seppur credo che attualmente ci sono strumenti più performanti, va evidenziata la sua natura di bene rifugio contro le turbolenze finanziarie . L’apprezzamento dell’ultimo periodo si deve a mio avviso quasi esclusivamente ricondurre al dollaro debole, più che a potenzialità specifiche della commodity.
Per quanto riguarda gli strumenti, preferisco certamente fondi bilanciati (con almeno il 33% in oro) ce ne è uno interessante di invesco. Gli etc vanno bene ma senza leva che finisce per farlo deprezzare nel tempo. Su oro fisico ancora meglio, ci sono etc in tal senso. Certificati solo se si conoscono bene come strumento perché ci sono tante trappole. Leve elevate ad esempio hanno ragion d’essere solo nell’operatività intraday.
Gianrocco Mecca
talk97@libero.it
Investire una parte del patrimonio in oro può essere interessante per il lungo periodo anche se non ci sono stati riscontri favorevoli in portafogli con oro finanziario. Nel lungo periodo i trend rialzisti tendono ad appiattirsi per effetto dell’inflazione. Io ritengo che l’oro è un buon investimento se si pensa ad un’ottica di medio termine (dai 3 a 6 mesi). Puoi trovare alcuni ETF che replicano l’oro ed è la forma più semplice per speculare con questo sottostante. Se invece i tuoi capitali sono bassi allora potresti pensare di usare i CFD con i broker (regolamentati).