Come tutti gli investimenti ed i prodotti di base, il prezzo dell’oro è stabilito, chiaramente, dall’esame della domanda e dell’offerta della commodity stessa. Differentemente dalla maggior parte di altre materie prime, l’accumulo e lo smaltimento di oro ha una funzione fondamentale sul prezzo dello stesso, dal momento che la maggior parte dell’oro estratto non esiste tuttora ed è potenzialmente in grado di essere immesso sul mercato al prezzo giusto.
Data la grande quantità di oro custodita rispetto alla produzione annua, il prezzo dell’oro è soprattutto condizionato dai mutamenti del clima anziché dalle variazioni della produzione annuale. Secondo il World Gold Council la produzione annuale delle varie miniere d’oro del mondo, nel corso degli ultimi anni, è stata approssimativamente 2.500 tonnellate. Di queste, circa 2.000 tonnellate sono utilizzate per creare gioielli o prodotti industriali, mentre 500 tonnellate vanno agli investitori al dettaglio.
Le Banche Centrali e il Fondo Monetario Internazionale hanno un ruolo considerevole per stabilire il prezzo dell’oro. Alla fine del 2004, difatti, le banche centrali e le organizzazioni ufficiali hanno tenuto per sé il 19% della produzione d’oro, come riserva aurea ufficiale. Secondo l’accordo di Washington sull’oro, WAG, che risale al settembre del 1999, i termini di vendite di oro dei suoi membri, ovvero Europa, Stati Uniti, Giappone, Australia, la Banca dei Regolamenti Internazionali e il Fondo monetario internazionale, è di meno di 400 tonnellate l’anno.
L’India, oltre a ciò, nel corso degli ultimi anni ha acquisito oltre 200 tonnellate di oro, circostanza che ha portato ad un aumento dei prezzi.
Un altro fattore che influenza il prezzo dell’oro è un basso tasso di interesse, se infatti i titoli non fossero adeguatamente ricompensati, la domanda d’oro aumenterebbe come interesse verso investimenti alternativi.
Infine, anche le guerre, le invasioni, i saccheggi ed i periodi di crisi fanno aumentare il prezzo dell’oro, dato che c’è timore che la moneta possa divenire superflua. Perciò l’oro è l’investimento solido che sarà sempre in grado di acquistare cibo o trasporto.
Come già specificato in precedenza, e ciò anche negli ultimi tempi, il prezzo dell’oro è sempre determinato fondamentalmente dalla domanda e dall’offerta, anche se l’esistenza di notevoli “stocks” di metallo possono avere un’influenza rilevante. In buona sostanza l’oro è diventato sempre più “price sensitive” al comportamento delle Banche Centrali in materia di riserve e ciò rappresenta una svolta storica tale che le elaborazioni sui prezzi dovranno in un prossimo futuro tener conto di questo fattore e in secondo luogo, dell’aumento della domanda in alcuni Paesi molto popolosi come la Cina e l’India.
I fattori che influenzano il prezzo dell’oro, nel breve termine, sono riepilogati nella tabella che segue:
Fattori che influenzano il prezzo dell’oro
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Buoni indicatori |
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Indicatori che mostrano una relazione interessante |
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Indicatori difficilmente definibili |
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Fonti:
- www.italpreziosi.it
- tcaspa.com
- www.homolaicus.com
- www.oregoldinvestimentioro.it
- “Investire in oro” – McKinley – De Gregori & Partners
- www.billionvault.it
- www.teocollector.com
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