L’imposta municipale sulle unità abitative, la cui prima rata andava versata entro lo scorso 18 giugno, ha fatto tanto chiacchierare di se da esser stata la parola più cliccata sul noto motore di ricerca Google.
Tanti a riversarsi sulla rete per conoscere le caratteristiche dell’imposta che ha creato scalpore dopo che il governo Monti l’ha reintrodotta nel decreto salva Italia.
L’abrogazione dell’Ici sulla prima abitazione, che rappresentò uno dei cavalli di battaglia del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale del 2008, era stata salutata positivamente dagli italiani che ora però si ritrovano a pagare l’imposta enormemente maggiorata.
Un difficile compito quello per il governo Monti di dover affrontare una crisi molto pericolosa che richiede enormi sacrifici al popolo italiano, ormai scosso da numerosi manovre di austerità finanziaria.
Tornando ai motori di ricerca, la parola Imu è stata quella più ricercata dall’inizio dell’anno ad oggi in Italia, tanto che nei primi mesi del 2012 ha strabattuto tutte le altre chiavi di ricerca, per la felicità dei portali web che hanno affrontano in maniera capillare l’argomento.
Per quanto riguarda i numeri, la parola “Imu” ha registrato una crescita di circa il 5.000% in più rispetto al passato. Altre parole molto ricercate sono state “Terremoto” con un incremento del 300%, “Twitter” e “Amazon” con incrementi di circa il 100%.
L’utilizzo della rete è sempre maggiore in Italia. A livello di sesso sono i maschi ad utilizzarla in prevalenza tanto che gli uomini sono 7.857.000 mentre le donne 6.211.000.
Per quanto riguarda invece la situazione anagrafica i maggiori utilizzatori sono i giovani tra i 25 ed i 34 anni, ma è anche vero che l’utilizzo di internet è capillare sia tra le giovanissime generazioni che tra la popolazione più adulta in cui cresce sempre maggiore la curiosità di usufruire servizi inimmaginabili prima dell’era internet e che ormai rappresentano invece routine per le nuove generazioni.