La lotta all’evasione, che rappresenta uno dei cavalli di battagli del governo Monti, continua a ritmo serrato coinvolgendo ora anche le pensioni. In particolare, le pensioni saranno tracciate, non essendo più possibile riscuotere l’importo in contanti.
Il divieto da parte della Pubblica amministrazione di effettuare pagamenti in misura superiore ai 1.000 euro entrerà da domani definitivamente in vigore.
A poco è servita la protesta di pensionati e associazioni di categoria che avevano chiesto di non applicare l’iter avviato sulla tracciabilità alle prestazioni pensionistiche.
La Legge 214/2011 ha già suscitato numerose polemiche per l’obbligo dei pensionati di aprire un conto corrente bancario, tanto che numerose banche hanno già preannunciato di venir incontro a tale esigenza azzerando il canone.
In realtà sono già numerose le banche che dietro versamento della pensione sul c/c consentono di azzerare il costo del conto, ma dalle ultime indicazioni offerte dagli istituti di credito, nei prossimi mesi il conto zero per i pensionati potrebbe diventare un cavallo di battaglia di molte banche.
Dal 2 luglio, dunque, chi dovrà ricevere una pensione di oltre 1.000 euro dovrà già aver comunicato all’Inps il cambiamento, questo per scongiurare disagi e ritardi. Le ultime statistiche divulgate dall’Inps hanno riferito che su 430 mila cittadini interessati, la maggior parte hanno già comunicato gli estremi per l’accredito. Sarebbero 25 mila i pensionati che non hanno ancora effettuato alcuna comunicazione.
Cosa succederà a costoro? L’inps ha fatto sapere che fino a quando non verrà comunicato il conto corrente su cui effettuare l’accredito, le masse non erogabili saranno depositate presso un conto transitorio in attesa di comunicazione. Se poi entro il 30 settembre non ci sarà alcuna ulteriore comunicazione, le somme verranno restituite all’Inps, che comunque poi riverserà nelle casse dei pensionati il relativo importo non appena questi regolarizzeranno la propria posizione.
Adiconsum, associazione dei consumatori, ha sottolineato come per i pensionati e per chi si trova tra le categorie più deboli, il Decreto Salva Italia, istitutivo della regolamentazione in oggetto, permette di aprire conti correnti con condizioni vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate dalle singole banche.