La crisi europea non è alle spalle anzi è nella fase più acuta. Questo lo sanno bene le istituzioni europee, che non si sono fatte trascinare dalle ultime sedute di mercato, che hanno segnato un evidente recupero per le borse internazionali.
In discesa anche gli spread, che rispondono positivamente agli ultimi eventi che hanno coinvolto il vecchio continente, in un mese che presenta un agenda ricca di appuntamenti.
Finora non ci si è comunque annoiati con le elezioni al cardiopalma in Grecia, il G20 in Messico, ed il vertice a quattro tenutosi in Italia tra Monti, Merkel, Rajoy e Hollande.
Le elezioni elleniche sono state sicuramente decisive nel clima più disteso che si è diffuso nelle ultime settimane, anche perché vi è coscienza sul fatto che la vittoria dei partiti di estrema sinistra ellenica avrebbe comportato forti tensioni politiche, con la ferma volontà, ribadita dall’inizio alla fine della campagna elettorale, di rinegoziare gli accordi definiti con il Troika.
Non meno importante il vertice in programma in Messico nei giorni successivi, in cui il tema caldo è stata la crisi dell’Eurozona.
I leader internazionali hanno fatto pressione sulla Germania, nell’ammorbidire la propria posizione e dar vita ad un piano concreto di rilancio del vecchio continente con l’adozione di provvedimenti concreti come gli Eurobond, un sistema unico di garanzia di depositi, un piano per la crescita, ecc..
In questo contesto la Bce non sta di certo a guardare. Il presidente Mario Draghi dopo aver iniettato liquidità con Ltro di inizio anno, continua a sostenere con programmi d’acquisto il debito dei Paesi in maggiori difficoltà.
Il board ha annunciato la modifica delle regole relative all’acquisto di bond da parte della Bce, tanto che ora è possibile procedere all’acquisto anche di titoli di Stato con minore merito creditizio con la possibilità di acquistare titoli con minimo di rating tripla B.
La decisione non è stata presa di buon auspicio dalla Bundesbank, che si è detta preoccupata per la situazione. Di contro, i mercati finanziari hanno sposato positivamente l’annuncio.
Tornando al piano di rilancio dell’Eurozona, sono decisive le giornate di oggi e domani (28 e 29 di giugno) in cui si terrà il vertice dell’Eurogruppo, organizzato proprio per definire la strategia d’uscita dalla crisi.