L’ultima indagine di mercato condotta da Abi Research sul mercato degli smartphone vede Samsung vestire il ruolo di leader mondiale, seguita dalla statunitense Apple.
Al di là dei due colossi c’è poco e niente, tanto che sempre secondo l’agenzia di ricerca appena citata, Apple e Samsung avrebbero in mano da sole il 55% della quota di mercato e grazie ad una straordinaria marginalità sulle vendite, realizzerebbero il 90% dei profitti complessivi.
Eppure nel settore ci sono aziende con un certo nome come Motorola, Nokia, Rim, Sony ecc..
L’azienda coreana ha totalizzato nel primo trimestre una produzione di 43 milioni di smartphone, in forte crescita rispetto ai 35 milioni realizzati durante lo scorso anno. Samsung sta ottenendo straordinari risultati grazie alla vendita del Galaxy che negli ultimi trimestri tiene testa anche al notissimo Iphone.
Tra gli altri competitor Nokia continua a deludere nonostante la partnership con Microsoft aveva illuso molti operatori. L’azienda finlandese ha annunciato qualche giorno fa una forte riduzione di organico, di ben 10 mila unità, dovute ad un ridimensionamento della produzione, che rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno si è ridotta del 40%.
Nokia, fino a non molti anni fa leader assoluto di mercato, ha perso terreno anche nei confronti di Rim, l’azienda che produce il Blackberry che dal canto suo fa registrare una riduzione del 20% della produzione.
Abi Reserach infine distingue le vendite di smartphone tra i Paesi occidentali e quelli emergenti, dove nei primi gli smartphone rappresentano il 50% delle vendite di telefonia mentre in Cina si va in direzione dell’80%.
A Pechino intanto stanno emergendo produttori locali che hanno il vantaggio di presidiare con una certa territorialità il Paese, anche se nella maggior parte dei casi non dispongono del know how necessario alla produzione di smartphone di elevata qualità.
Tra i principali produttori locali si segnalano Huawei e ZTE.