Crisi, nel 2012 hanno chiuso 9 mila aziende

Chiusura aziendeGli ultimi dati macroeconomici divulgati dagli organismi economici hanno evidenziato la profonda recessione che sta attraversando l’Italia, che nel 2012 registrerà uno degli anni più difficili degli ultimi anni.

L’economia reale vive un profondo disagio con un tasso di disoccupazione sui livelli record storici ed un tessuto delle imprese che vive in forte difficoltà, anche per via del credit crunch da parte degli istituti di credito.

Proprio per quel che concerne le Pmi, Cerved ha pubblicato dati sull’anagrafe delle aziende italiane evidenziando una chiusura di 9 mila aziende in crescita del 2% rispetto allo scorso anno.

Oltre queste, si contano 1.500 procedure concorsuali con una variazione del 7,3% rispetto allo scorso anno e liquidazioni per 45 mila unità, in crescita dello 0,3%. Se si considerano quindi nel complesso le tre componenti, da gennaio ad oggi sono 55 mila le aziende che sono uscite dal mercato, segnando un livello record in negativo degli ultimi dieci anni.

AD Cerved GroupCerved per nome del referente Gianandrea de Bernardis, ha sottolineato questa tendenza riferendosi in particolare a chi decide volontariamente di chiudere la propria azienda, che è testimonianza del pessimismo sulle prospettive future, dettate soprattutto da un quadro macroeconomico difficile.

La situazione presente evidenti diversità a seconda del settore di riferimento e dell’area geografica. Tra i settori quello delle costruzioni ha registrato una variazione aumentativa delle chiusure del 9,9% , del terziario del 6,3% e della manifattura dell’1,5%.

Per quanto riguarda invece le aree geografiche la crisi è stata accusata più pesantemente sono Marche e Lombardia con il 3,7%, seguita dalla Puglia con il 3,6%.

L’analisi ristretta ad aziende di più elevate dimensioni, quelle con asset superiori a 2 milioni di euro, evidenzia un numero di liquidazioni volontarie nei primi 9 mesi dell’anno che si è attestato a quota 285 unità con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente.

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