Mario Draghi al Parlamento europeo: continuerà politica espansiva ma vede rischio bolla finanziaria

Interventi Bce Mario DraghiMario Draghi in audizione al Parlamento Europeo è intervenuto sulla situazione economica europea e sugli interventi che in questi mesi di dura crisi ha dovuto mettere in campo attraverso la Bce da lui presieduta.

L’ex numero uno di Bankitalia ha nuovamente precisato l’importanza per i rispettivi governi di mettere in campo le azioni prestabilite e proseguire nel programma di risanamento efficacemente messo in campo nel 2012.

Tornando all’austerità, da molti giudicata eccessiva, tanto da acuire la crisi ha spiegato alla Commissione Affari, che era indispensabile per ridare credibilità ai singoli Paesi  seppur hanno provocato un’accentuazione della recessione.

Nonostante questo non ha intenzione di varare misure che allentino le manovre di austerità concordate con i diversi governi. Quello che a suo dire può esser realizzata, è una politica volta a ridurre gli effetti negativi di tali politiche, attraverso la riduzione della spesa pubblica piuttosto che innalzare il livello delle tasse che in Europa sono già eccessivamente elevate.

In alternativa, per ridurre gli effetti la soluzione potrebbe esser quella di realizzare una serie di riforme strutturali dei mercati dei prodotti e del mercato del lavoro, in modo da rilanciare le esportazioni.

Bce crisi euroPer quanto concerne la politica monetaria, finora assolutamente espansiva tanto che con la presidenza di Mario Draghi in poco più di un anno sono stati tagliati i tassi per ben tre volte, oltre all’efficace azione di Ltro, nonché il varo dello scudo antipread.

La Bce secondo il numero uno della banca ha svolto il proprio compito, riuscendo inoltre a mantenere una certa stabilità dei prezzi.

Per quanto concerne la forza dell’euro, che negli ultimi mesi ha accelerato nei confronti delle principali valute internazionali può rappresentare un elemento detrattivo per l’economia del vecchio continente.

Per quanto riguarda le prospettive, Draghi vede un inizio del 2013 debole e poi una graduale ripresa.

Sulla politica Bce, il presidente sottolinea che per ora rimarrà espansiva seppur sottolineando che una politica accomodante eccessivamente protratta nel tempo può creare basi per future bolle finanziarie.

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