Il presidente della Bce Mario Draghi in audizione dinanzi al Parlamento ha parlato della situazione economico in Europa e della pesante crisi finanziaria che sta vivendo il vecchio continente.
Per l’ex Bankitalia per uscire dalla crisi sarà necessario ancora molto tempo, con il 2013 che rimarrà ancora un anno difficile, con una ripresa che inizierà soltanto nella seconda metà del prossimo anno.
La crisi finanziaria c’è ancora, ma gli ultimi interventi hanno dato il via libera all’unificazione bancaria, che potrebbe rappresentare il punto di svolta per voltare pagina rispetto al passato, con una supervisione unica delle banche e la possibilità in determinati casi di intervenire da parte della Bce scongiurando il peggioramento della situazione.
Secondo Draghi questo intervento riporterà fiducia sul settore bancario europeo con impatti positivi anche sull’economia reale.
Ora è importante che i governi non cedano alle pressioni e continuano a portare avanti il piano di riforme intrapreso che daranno frutti nel medio periodo anche se nel breve i cittadini ne pagheranno dazio.
Poi giudizio positivo sul lavoro svolto da Mario Monti in Italia e fiducia sul cammino politico che si troverà ad affrontare il nuovo governo che si insedierà dopo le elezioni in programma a febbraio. Mario Draghi sottolinea che quanto realizzato in termini di risanamento è già visibile, cosi come gli sforzi realizzati in Spagna, Irlanda, Grecia e Portogallo.
Per quanto riguarda invece l’azione della Bce viene sottolineato il piano OMT di acquisto di bond illimitato sul mercato, che inizia a dare i propri frutti ponendo le condizioni per un ulteriore abbassamento degli spread nel prossimo anno dopo il sostanziale dimezzamento realizzato da giugno ad oggi.
L’ultimo tassello dell’unificazione bancaria sarà quello della garanzia unica sui depositi bancari europei. Non sarà facile realizzarla ma da molto tempo viene vista come una forza di contrasto molto efficace sulla liquidità che fuoriesce dal sistema e va verso altri Stati, in primis nei paradisi fiscali nei periodi di duri attacchi speculativi come quello vissuto l’estate scorsa.
La parole di Draghi hanno riportato entusiasmo sui listini finanziari che hanno chiuso in rialzo dopo una giornata molto incerta. In frazionale rialzo anche l’euro sul dollaro.