Le dimissioni di Mario Monti annunciate in seguito al coupe de theatre di Silvio Berlusconi che ha annunciato il suo ritorno in campo e la sfiducia al premier in carica hanno destabilizzato gli equilibri europeo con diversi leader che hanno chiesto all’ex Bocconiano di ricandidarsi alle prossime elezioni politiche.
Da Washington, il Fmi lancia poi un avvertimento, sottolineando che senza riforme la crescita tornerà ma rimarrà debole per molto tempo. Per riavviare una crescita sostenuta oltre che le riforme strutturali interne un apporto decisivo dovrebbe arrivare anche a livello comunitario per rafforzare la moneta unica.
Anche il Cavaliere ha affermato di mettersi da parte qualora Monti prendesse in mano la coalizione di Centro Destra e la guidasse in vista dell’appuntamento della prossima primavera con uno schieramento che, secondo Berlusconi, se unisse ai moderati la Lega Nord potrebbe salire a Palazzo Chigi battendo la sinistra di Pier Luigi Bersani.
A richiamare l’attenzione di Mario Monti, anche il Fondo Monetario Internazionale, che ha sottolineato che il Paese è sulla strada giusta e deve proseguire su questa tendenza, come mostrano anche i mercati finanziari che nell’ultimo periodo si sono decisamente stabilizzati. In realtà l’istituto economico guidato da Christine Lagarde dopo aver elogiato il lavoro condotto da Monti precisa che al di là dello schieramento politico che salirà alla guida del Paese quello che conta di più è che venga proseguito il lavoro fatto quest’anno dal governo tecnico.
Dello stesso parere il ministro delle Finanze Vittorio Grilli, che in una dichiarazione rilasciata a Bloomberg ha buttato acqua sul fuoco affermando che chi succederà al governo Monti proseguirà nell’agenda dell’Europa, anche perché la situazione in Italia di sta stabilizzando.
Grilli poi smentisce definitivamente le voci che davano l’Italia in procinto di chiedere aiuti di Stato, sottolineando che per il pareggio di bilancio si è sulla strada giusta.
Nel vertice europeo odierno numerose fonti di stampa riferiscono della richiesta presentata direttamente a Mario Monti di ricandidarsi alle prossime elezioni, tra le quali figura anche Angela Merkel. Anche il partito Popolare europeo e i socialisti europei chiedono a Monti di valutare la possibilità di presentarsi promettendo il proprio appoggio.