Bollettino Bce: rivista al ribasso economia Eurozona

Stime economia BceL’austerità imposta dai governi europei come detto più volte, se da un lato consente di ridurre le passività di bilancio, dall’altro lato però frena la crescita. Il 2012 verrà ricordato come l’anno delle manovre di bilancio, in primis nei Paesi periferici (Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia) ma anche nelle economie più solide come ad esempio la Francia.

La banca centrale europea ha cosi rivisto al ribasso le stime di crescita economica, attendendosi una ripresa dell’economia soltanto nell’ultima parte del prossimo anno. Il bollettino mensile della Bce sottolinea il persistere delle difficoltà economiche nel vecchio continente, nonostante vi siano dei segnali di stabilizzazione favoriti dal miglioramento del clima di fiducia sui mercati finanziari, come testimonia la riduzione degli spread.

Nel breve periodo è atteso un protrarsi della debolezza dell’attività economia, sia per ragioni interne (calo consumi, contrazione produzione, crescita disoccupazione) che per via di un calo della domanda esterna. Il rafforzamento del prossimo anno è infatti atteso anche per via della spinta che proverrà dalla ripresa della domanda mondiale, favorita anche dalle politiche espansive adottate dalle principali banche centrali mondiali, Bce e Fed in testa.

Ritornando alle stime della Bce, l’Eurotower si attende per l’anno in corso un calo tra lo 0,4 e lo 0,6% (rivisto in ribasso rispetto alla forchetta -0,2 / -0,4 stilata in precedenza). Rivisto in peggioramento anche il Pil per il prossimo anno, che secondo le stime dovrebbe attestarsi tra il -0,3 ed il 0,9% (contro precedente stima (-0,4 / 1,4%). Infine nel 2014 è prevista una crescita tra lo 0,2 ed il 2,2%.

Presidente Fed BernankeDalla Bce vengono poi segnalati ulteriori rischi al ribasso, dovuti essenzialmente alle solite questioni, dove in primis vi è quella della situazione debitoria dei Paesi periferici, ma non da meno le decisioni che verranno assunte in tema di politica di bilancio negli Stati Uniti (Fiscal Cliff), il cui impatto sarebbe diretto anche sull’Europa.

Ieri sera il presidente della Fed, Ben Bernanke dopo aver sottolineato le implicazioni del “burrone fiscale” in cui scivolerebbe l’economia americana qualora non venga trovata un’intesa entro fine anno (pari a 600 miliardi di dollari, 3-4 punti di Pil Usa), ha annunciato un nuovo piano di allentamento monetario per sostenere l’economia.

Il Bollettino Bce ha provocato una leggera scossa sui mercati finanziari che dopo un avvio prudente, ripiegano in ribasso con solo la borsa di Milano che viaggia in territorio leggermente positivo dopo il netto calo subito lunedi, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte del governo Monti.

Torna a salire lo spread, che si attesta sui 330 punti base.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento