Mps -5% in borsa dopo perdita trimestrale sopra le attese

Sell off sul titolo Mps in borsa, con una chiusura in rosso del 5,14% a 0,201 euro in una seduta contrassegnata da perdite su tutti gli indici internazionali.

Amministratore Mps Fabrizio ViolaA pesare sul titolo della banca di piazza Salimbeni che nell’ultimo anno ha riservato perdite ingenti ai propri azionisti, con una flessione di oltre il 30% negli ultimi 12 mesi, è stata la trimestrale risultata largamente sotto le attese.

Nei primi nove mesi del 2012 la banca registra una perdita di 1,6 miliardi di euro che ha deluso le attese del mercato che pur attendendosi un trimestre difficile non aspettava risultati cosi negativi. L’Ad Fabrizio Viola ha commentato con positività i conti durante la conferenza stampa, sottolineando che i rischi per la banca si stanno periodicamente riducendo.

Viola sottolinea che la banca di lascia alle spalle un trimestre molto negativo che dovrebbe esser comunque il peggiore da qui in avanti. Per il dirigente oltre a problemi interni della banca i conti risentono di uno scenario macroeconomico molto difficile ed anche di una crisi che ha colpito in maniera generalizzata l’intero settore bancario.

Gli analisti hanno sottolineato che i risultati sono sensibilmente peggiori di quelli stimati dal gruppo in occasione del piano industriale presentato durante l’estate trovando una risposta immediata in Viola: “dopo tre mesi di cantiere ci sono i primi segnali positivi, stiamo gestendo un importante turnaround e la linea e’ ormai tracciata, le decisioni da prendere sono chiare”.

Mps Piazza SalimbeniIl manager della banca sottolinea il coraggioso taglio del costo del lavoro con la riduzione del numero di dipendenti, dove sono in corso trattative con i sindacati. La banca realizzerà altre operazioni di razionalizzazione, mentre tra gli elementi cardine per il rilancio viene sottolineata la proficuità del rapporto con Axa, nella divisione bancassurance, un ramo azionale che rappresenta un elemento cruciale nel nuovo piano industriale.

I conti evidenziano anche alcuni aspetti positivi come la rivalutazione del portafoglio titoli che come noto è composto in misura importante da titoli di Stato italiani. La riduzione degli spread ha generato una netta rivalutazioni degli asset in portafoglio.

Tra gli elementi di maggior preoccupazione l’elevato stock di crediti deteriorati che salgono a 17 miliardi di euro, in crescita di 1,4 miliardi rispetto al 30 giugno per via di un incremento di 781 milioni di euro di incagli.

Positivo il riscontro dalla raccolta salita del 2,2% per 3 miliardi di euro nell’ultimo trimestre, con una crescita dell’1,1% del risparmio gestito.

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