Esm, al via fondo di stabilità europeo con dotazione di 500 miliardi

Al via il nuovo fondo salva Stati. Ieri in occasione del vertice Eurogruppo è stato presentato il nuovo fondo che consentirà alla Bce di intervenire in favore degli Stati in difficoltà con l’obiettivo di assicurare stabilità ai mercati finanziari e consentire ai Paesi in difficoltà di ottenere risorse temporanee necessarie a risanare la china.

Le agenzie di rating hanno benedetto il nuovo fondo, che entro  il 2014 avrà risorse per 500 miliardi di euro, con un rating tripla A. Si tratta di una misura attesa da molto tempo, che unendosi al fondo antispread, rappresenta un passo in avanti molto importante per l’Eurozona.

Fondo EsmSon stati poi stabiliti anche i criteri di funzionamento dell’European Stability Mechanism, che prevedono la possibilità di finanziare i Paesi in difficoltà che avranno comunque messo in atto una serie di comportamenti virtuosi per contrastare la crisi del debito come riduzione spesa pubblica, austerity e tasse.

I primi tre sottoscrizioni in ordine di peso al Pil europeo sono Germania, Francia e Italia. Il fondo sarà composto inizialmente di 80 miliardi di euro e poi su chiamata potrà riceverne altri 620, qualora lo richiedessero condizioni specifiche. Un impegno piuttosto gravoso per l’Italia, che avendo una partecipazione del 17,9% dovrà versare ben 14 miliardi di euro per l’iniziale contribuzione.

L’Esm tuttavia potrà anche autofinanziarsi collocando bond sui mercati, facendo leva sul rating tripla A che garantirebbe interessi molto bassi. Klaus Regling, presidente dell’European Stability Mechanism ha sottolineato che il fondo sarà attivo già a partire dal lunedì prossimo, con la prima tranche di versamento da parte dei Paesi che arriverà a fine ottobre.

Enorme soddisfazione da parte dei leader politici europei che finalmente potranno contare su un fondo interno. Il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Junker ha parlato di storica pietra miliare per il futuro del vecchio continente. Si tratta in effetti di un elemento indispensabile per rendere indipendente l’Eurozona dal Fmi, e studiare programmi di sostegno ai Paesi in difficoltà velocizzando notevolmente i tempi altrimenti richiesti dal board internazionale.

Jean Claude JunckerA questo punto il prossimo passo sarà quello di erogare gli aiuti alla Spagna, che già da diversi mesi discute sulle condizioni del finanziamento con il premier Rajoy che vorrebbe condizioni migliorative rispetto a quelle proposte, a costo di far saltare l’accordo.

Più complessa la situazione ellenica, con il premier greco Antonis Samaras che vorrebbe allungare ulteriormente il programma di approvazione delle riforme. In giornata è in programma un incontro decisivo tra il cancelliere tedesco Angela Merkel ed il presidente del Consiglio greco proprio per discutere sugli ultimi aggiornamenti. Attese forti proteste nelle piazze di Atene.

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