Seduta priva di direzionalità quella odierna per i mercati finanziari europei dopo i rialzi di ieri. Il Ftse Mib di Milano che ieri aveva guadagnato oltre l’1% grazie alle parole di Mario Draghi, dopo aver stazionato con un rialzo medio di circa mezzo punto a metà seduta torna sulla parità.
In flessione invece le altre piazze europee con il Ftse 100 di Londra in negativo dello 0,9%, ed il Dax di Francoforte e il Cac 40 rispettivamente dello 0,4 e 0,5%.
Si tratta di un andamento che non scoraggia gli operatori, ancora galvanizzati dalle buone performance registrate nel mese d’agosto che sorprendentemente, a dispetto degli annunci fatalistici, ha chiuso in positivo per la stragrande maggioranza delle piazze borsistiche mondiali.
L’agenzia di rating Moody’s intanto ha declassato nuovamente il debito europeo, portando l’outlook da stabile a negativo.
Non è stato intaccato il rating di lungo termine che rimane “AAA” ma la revisione in negativo dell’outlook è dovuta ai Paesi periferici che continuano a rappresentare un rischio per tutto il vecchio continente.
L’agenzia di rating sottolinea infatti che Paesi virtuosi come Germania, Francia, Regno Unito e Olanda, rappresentano congiuntamente il 45% delle entrate di bilancio dell’Unione, mentre il resto è in mano a Paesi che attualmente navigano in acque non proprio tranquille.
Moody’s considera fondamentale nel proprio giudizio le economie più forti, come quelle citate, per cui si dice pronta a riportare l’outlook stabile qualora da queste arrivassero segnali forti.
I mercati non hanno reagito negativamente alla notizia, peraltro attesa, considerando che la stessa agenzia nei mesi scorsi aveva rivisto l’outlook sul rating di Germania, Olanda e Lussemburgo.
Intanto ieri sono giunte importanti risposte ai mercati da Mario Draghi, unanimemente ritenuto artefice della ripresa dei listini nel mese di agosto. L’ex numero uno di Bankitalia ha sottolineato la fragilità dell’economia del vecchio continente, specificando l’importanza di intraprendere azioni specifiche per invertire l’attuale tendenza.
Draghi, in audizione al Parlamento Europeo, avrebbe riferito la sua intenzione di intervenire con maggior forza rispetto quanto fatto in passato, nel rispetto del proprio mandato. Il presidente della BCE, quindi, potrebbe agire con misure non convenzionali per sostenere i mercati finanziari. Giovedì nel vertice Bce si avranno importanti chiarimenti sulle strategie di Draghi, sia per quanto concerne i tassi, che per le azioni di sostegno ai mercati.