Spagna pronta ad aiuti da 100 miliardi

Dopo l’annuncio dei giorni scorsi da parte del ministro dell’Economia Luis De Guindos circa la costituzione di una bad bank finalizzata a ripulire le banche ed il sistema finanziario iberico, è ripreso il dialogo tra il premier Rajoy e i vertici europei per discutere un piano di aiuti per la Spagna.

Mariano RajoySi tratterebbe di un elemento di non poco conto, che porterebbe a quattro i Paesi che nel corso dell’attuale crisi economico-finanziaria hanno goduto di aiuti di Stato: Grecia (per ben due volte), l’Irlanda, il Portogallo ed eventualmente la Spagna, mancherebbe all’appello soltanto l’Italia.

Le conseguenze dell’intervento sarebbero difficili da stimare, di certo il precedente non è cosi entusiasmante considerando che gli altri tre Paesi coinvolti da un simile intervento hanno visto poi chiudersi l’accesso ai mercati, con i tassi che sono balzati in doppia cifra. Questo spaventa non poco i vertici internazionali, che temono poi un attacco sull’Italia.

Il premier Rajoy ha sottolineato che il governo attende la risposta della Bce su alcuni punti. Critica poi l’attuale andazzo politico, sottolineando come ci sono all’interno della stessa unione Paesi che pagano interessi negativi (chiaro il riferimento alla Germania) ed altri che invece si trovano in serie difficoltà. Il neo eletto presidente del Consiglio ha sottolineato che accetterà gli aiuti soltanto se verranno introdotte riforme di governance unitaria.

Rajoy ha parlato di un sostegno di circa 100 miliardi di euro che servirà a rimettere in piedi il sistema finanziario locale, che sarà sottoposto ad una ferrea vigilanza e supervisioni in modo da scongiurare in futuro di commettere errori simili a quelli già fatti finora.

Piani aiuti BCEIl governo iberico chiede un cambio di marcia sottolineando che la Germania riveste un ruolo cruciale nell’Unione, senza di essa l’euro non avrebbe alcun senso, pur ribadendo in un’intervista al quotidiano Bild che deve cambiare la propria politica aprendo ad una maggiore condivisione.

Negli ultimi mesi i tedeschi hanno alzato un muro creando uno schieramento opposto rispetto a Italia, Spagna e Francia, rimanendo fermi sulle proprie posizioni nonostante il deterioramento del quadro macroeconomico.

Rajoy sottolinea quanto fatto dal governo negli ultimi 8 mesi di lavoro, che lo hanno portato ad una bilancia commerciale in attivo mostrando una certa credibilità a livello internazionale.

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