Governo Monti prepara misure per la crescita

Negli ultimi giorni sono arrivati plausi per quanto fatto finora dal governo Monti circa le politiche di risanamento dei conti pubblici in vista dell’arduo obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2013.

Riforme crescita Mario MontiAlla fine del mandato mancano circa 8 mesi, e nonostante i salti mortali già fatti finora, c’è ancora tanto da fare. Il Paese ha bisogno di ripartire. Le azioni di austerità sono state coraggiose e hanno riportato all’Italia una credibilità internazionale che non si vedeva da anni.

Ma il Paese è in seria difficoltà e sono molte le imprese che potrebbero dichiarare bancarotta qualora la situazione congiunturale non dovesse migliorare entro breve. La perdita di posti lavoro continua senza sosta, e sono necessari interventi mirati per riportare le imprese a investire.

In giornata a Palazzo Chigi è in programma il Consiglio dei Ministri. Un appuntamento importante in vista di quanto verrà realizzato dal governo a partire da settembre. Ogni ministro sarà chiamato a presentare una serie di proposte per il rilancio del Paese, che verranno poi discusse dal resto del governo e valutate, in termini di fattibilità economico-finanziaria, dal vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli. L’ultima parola, per il definitivo via libera, spetterà al presidente del Consiglio Mario Monti.

Il tema occupazione sarà sicuramente al centro di numerose proposte, anche perché le ultime dichiarazioni del governo sono andate proprio in questa direzione.

Vittorio GrilliSecondo alcune indiscrezioni di stampa dopo aver raccolto le ultime proposte il governo potrebbe aggiornarsi nuovamente con un Cdm il prossimo 31 agosto, dopo il quale, emetterebbe un comunicato con un vademecum sugli interventi da realizzare da qui alla fine della legislatura, prevista nell’aprile prossimo.

C’è molta curiosità su quanto verrà deciso di fare, anche perché da un lato c’è il grande entusiasmo di un governo tra i più attivi da decenni con ministri di elevata competenza, ma dall’altro lato si dovrà fare i conti con la difficile situazione economico-finanziaria in cui versa il Paese, e la difficoltà di mettere ulteriori spese a bilancio.

Tra gli interventi che potrebbero uscir fuori dal merger tra i ministri italiani vi è quello di costituire un fondo per le start-up aziendali con numerosi interventi e sgravi fiscali che sostengano le piccole attività messe al mondo nella fase più difficile, quella iniziale, di accesso sui mercati.

Altro intervento possibile, alla luce di quanto dichiarato dal ministro del Welfare Elsa Fornero, quello della riduzione del costo del lavoro. La riduzione del cuneo fiscale che potrebbe esser enfatizzata su assunzioni di giovani, o per imprese che realizzato specifichi interventi di sostegno al mercato del lavoro.

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