I ristoranti sono sempre pieni, altro che crisi. Alzasse la mano chi almeno una volta non ha sentito questa frase. Beh tutto una bufala, perché come altre attività commerciali anche i ristoranti soffrono pesantemente la crisi economica che ha messo in ginocchio il nostro Paese.
Nell’ultimo anno infatti ben 9 mila ristoranti hanno deciso di chiudere e la motivazione nella stragrande maggioranza dei casi è di carattere economico.
Il 2011 è stato negativo per il settore, come sottolinea Confcommercio nel suo rapporto sulle economie territoriali ed il terziario, costituito oltre che dalle attività di ristorazione anche dal turismo in generale, comunicazione e tempo libero.
Confcommercio sottolinea che nell’intero terziario, tra imprese iscritte e quelle cancellate, il saldo è negativo di 13 mila unità, sulle totali 30 mila chiusure di attività legate al commercio.
Se poi si scende nel dettaglio, è il settore della ristorazione a soffrire maggiormente, tanto che delle 13 mila unità il 67% circa sono rappresentate da ristoranti.
Si tratta di numeri da profonda crisi quelli evidenziati dall’associazione dei commercianti che rendono evidente le difficoltà di un’economia in profonda recessione, con un sistema bancario ormai chiuso al credito alle imprese.
A pagar dazio alla crisi anche le forze fresche, che di contro dovrebbero con nuova energia dar manforte all’economia. I dati evidenziano in infatti che ben 23 mila giovani imprenditori hanno chiuso bottega.
La difficoltà di trovare un lavoro spesso spinge giovani generazioni a mettersi in proprio e provare ad affermarsi tra le numerose difficoltà di un contesto controverso, tanto che sono ben 642 mila gli imprenditori under 35, con un decremento del 3% rispetto allo scorso anno.
Le difficoltà si sono riscontrate in tutto il territorio nazionale. Tra le Regioni più colpite dal fenomeno la Lombardia, con una riduzione di 3.654 unità, seguite da Campania e Veneto dove le riduzione di imprese giovani sono state rispettivamente di 2.676 e 2.476 unità.
I dati pubblicati da Confcommercio, sia considerati in maniera aggregata che rispetto a singole situazioni, sono certamente preoccupanti ed evidenziano le difficoltà più volte sottolineate di un’economia reale sull’orlo del collasso. I giovani chiusi da un mercato del lavoro sempre più ridotto, spesso si cimentano in attività imprenditoriali senza giuste competenze e adeguato supporto istituzionale, finendo per bruciare idee che in altri contesti e con approcci diversi avrebbero potuto offrire soluzioni imprenditoriali di successo.