Assunzioni nelle scuole: in arrivo 21 mila posti

Tempi difficile per il pubblico impiego. Lo sanno bene gli insegnanti che invocano da tempo maggior chiarezza alle istituzioni, soprattutto chi dopo aver conseguito la laurea guarda con sempre meno fiducia ad un posto nelle scuole, un tempo tra i posti più ambiti soprattutto in determinati indirizzi universitari.

Francesco ProfumoIl ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha fatto sapere che entro il 31 agosto arriverà il tanto atteso decreto per gli insegnanti, mentre il personale Ata dovrà attendere un po’ più tempo. Il ministro ha parlato di qualcosa come 21 mila assunzioni di insegnanti, stime ancora incerte per il personale Ata, dove la situazione è ancora in via di definizione.

Festeggiano i sindacati, che già nei giorni scorsi avevano preannunciato questi numeri. Il segretario generale di Cisl Scuola, Francesco Scrima, ha sottolineato che gli accordi rispettano le intese raggiunte nell’ambito del piano triennale sottoscritto lo scorso anno con i sindacati e mirano in particolare a stabilizzare il lavoro nelle scuole.

Le difficoltà sul personale Ata derivano anche da alcune novità introdotte con il decreto noto come Spending Review, in cui alcuni docenti non più idonei ai nuovi requisiti vengono spostati tra il personale Ata e così reinseriti nelle scuole. Un esperimento il cui esito è tutt’ora molto incerto.

Francesco ScrimaSempre sulla Spending Review, il ministro esprime la propria approvazione, convinto che le risorse tagliate arriveranno proprio dalla revisione della spesa nelle scuole con una più efficiente organizzazione, che dovrebbe portare più ossigeno nelle casse pubbliche, da reimpiegare in maniera efficiente nel miglioramento qualitativo di strutture e insegnamenti.

La conferma è stata accolta con soddisfazione ed un briciolo di stupore anche dalla politica, che ha sottolineato l’importanza di investire sull’istruzione. Dal Pd Francesca Puglisi, responsabile scuola, ha sottolineato che si tratta di un importante passo in avanti dell’esecutivo, che mira ad una stabilizzazione dei precari nelle scuole.

Adesso, continua Puglisi, il prossimo passo sarà quello di intervenire sugli scatti di anzianità, che attualmente non hanno copertura.

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