Fiat, trimestrale delude gli investitori: -4,4% in borsa

Risultati molto promettenti quelli presentati dal Lingotto relativi al secondo trimestre dell’anno in corso, con ricavi in calo meno del previsto e stime confermate per il resto dell’anno nonostante il contesto macroeconomico molto complicato.

Marchio FiatLa precaria situazione europea ha inciso sui conti di Fiat, che grazie ad un corale miglioramento nel resto del mondo riescie a chiudere il periodo di riferimento con risultati tutto sommato positivi, anche se in contrazione rispetto allo scorso anno.

Tra le voci più interessanti sicuramente la contrazione dell’indebitamento che passa a 5,4 miliardi di euro, dai precedenti 5,8 miliardi e il recupero della  marginalità con un apporto significativo di Chrysler.

La situazione finanziaria inoltre è sostenuta da un livello di liquidità che sale a 22,7 miliardi di euro rispetto ai 21,4 miliardi del trimestre precedente. Bene anche l’apporto di Chrysler, come evidenziano gli ultimi dati sulle immatricolazioni.

La liquidità proviene per 12,1 miliardi da Fiat e per 10,6 miliardi dalla compagnia automobilistica canadese, ormai inglobata nel Lingotto dopo anni di risanamento, ha del miracoloso se si pensa che solo nel 2008 la società era vicinissima alla bancarotta.
Il conto economico del secondo trimestre recita ricavi per 21,5 miliardi di euro, di cui buona parte deriva da Chrysler, tanto che i ricavi di Fiat sono solo di 9,2 miliardi di euro.

Fiat ChryslerSi tratta di risultati in calo del 7,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, su cui pesa la situazione europea, in primis del mercato italiano che rappresenta ancora il principale sbocco per Fiat.

Per quanto riguarda le prospettive, l’Ad Marchionne ha confermato le stime di inizio anno, nonostante in Europa la situazione negli ultimi mesi sia concretamente degenerata. La crescita nel resto del mondo dovrebbe compensare la situazione, perché in Europa sarà difficile arrivare a compromessi prima del 2014.

Le stime parlano di utile della gestione ordinaria fra 3,8 e 4,5 miliardi di euro, utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro e indebitamento netto tra 5,5 e 6 miliardi di euro.

La reazione del titolo in borsa è stata molto negativa, in una giornata di alti e bassi, in cui l’indice principale italiano ha chiuso negativo dello 0,7%, Fiat è stato il peggior titolo con un -4,44%.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento