Crisi euro, Monti vede fine del tunnel

Dopo le forti vendite registrate nell’ultima settimana i mercati finanziari tornano a registrare una certa tranquillità in un momento cruciale per le sorti del vecchio continente, mentre rimane ancora aperta la grana ellenica, con il Paese che potrebbe trovarsi costretto dichiarare default nei prossimi mesi.

Mario Monti ItaliaMario Monti sempre più fato d’Europa, in settimana incontrerà i principali leader europei con i quali discuterà su una linea comune d’azione. I mercati finanziari hanno mostrato una certa titubanza sulla capacità della politica di affrontare la crisi, pronti ad attaccare al primo segnale di cedimento come quello avuto due settimane fa quando furono deliberati gli aiuti alle banche iberiche.

Nell’ultimo vertice dell’Eurogruppo era stato trovato un punto di intesa sullo scudo antispread, quindi sulla possibilità per la Bce di difendere dagli attacchi speculativi il debito del vecchio continente. Ma ancora non è stato fatto nulla in tal senso e pressioni speculative sono sempre in agguato.

Tornando all’agenda del premier italiano, il calendario settimanale è molto intenso: dall’incontro odierno con il francese Hollande (tra i due c’è un certo feeling circa quanto mettere in pratica per proteggere da un lato e rilanciare dall’altro la moneta unica), all’importante incontro con il premier finlandese, tra i più critici dopo Bruxelles.

Il Paese nordico ha espresso disappunto sulla politica adottata per salvare la Grecia, che di contro, non ha mostrato volontà di uscire con fermezza dalla crisi. L’esempio è quanto fatto dal Portogallo e dall’Irlanda che, dopo aver sistemato i bilanci, sono pronti a finanziarsi nuovamente sui mercati.

Governo GreciaIn un’intervista rilasciata a Radio Anch’io, Monti ha espresso la propria positività sulla reazione del sistema a quanto finora realizzato: “la fine del tunnel sta cominciando a illuminarsi per noi e il resto d’Europa”.

Hollande si è detto molto positivo su quanto fatto da Mario Monti negli ultimi mesi, e dal coraggio mostrato negli ultimi vertici dove si è imposto alla realizzazione di determinati interventi di sostegno all’euro; nonostante il muro alzato dal cancelliere tedesco Angela Merkel.

C’è l’unanime convinzione che si deve far qualcosa per risollevare la moneta unica e le sorti di un continente schiacciato dalla sfiducia degli investitori istituzionali e la sfida, dopo aver risanato i conti, di attirare nuovamente capitali stranieri.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento