La Grecia può fallire a settembre

Settimana iniziata con il piede sbagliato per i mercati finanziari, che non hanno esaurito la spinta ribassista dopo il sell off di venerdì scorso, conseguente all’annuncio dopo il vertice dell’Eurogruppo del piano di sostegno alle banche iberiche.
In Spagna la crisi ha preso ormai il sopravvento, con le banche travolte dalla bolla immobiliare e nel pieno vortice di un credit crunch che ha ridimensionato sensibilmente l’attività delle imprese. Il sistema è in preda ad enormi difficoltà e gli enti locali sono soffocati dai tagli governativi, tanto che ben 5 regioni hanno bussato alla porta dell’esecutivo per richiedere un piano di aiuti.

Grecia EuroNotizie poco rassicuranti arrivano anche dalla Grecia, con il Fmi che sarebbe sul punto di mollare Atene ritirando la proposta di aiuti formulata dopo l’haircut di qualche mese fa. Il motivo è il mancato raggiungimento dei target minimi previsti dall’accordo stesso, che in  primis richiedevano al Paese il raggiungimento di un rapporto debito Pil al 120%.

A riportare le indiscrezioni il quotidiano tedesco Spiegel, mentre dal fondo non sono arrivate ne conferme specifiche ne tanto meno smentite.  

Decisivo sarà il rapporto Troika, che dovrà anche stimare le prospettive dell’economia ellenica da qui ai prossimi anni in base a quanto fatto finora e ai passi che il Paese si ritiene possa compiere in futuro. Nel mese di giugno Fmi/Bce hanno deciso di sospendere la tranche di aiuti ed il Paese ha una vita residua fino a settembre, oltre non avrebbe risorse per sostenere la propria spesa.
Per il Fmi la Grecia non sarà in grado di raggiungere l’obiettivo programmato se non con un’ulteriore manovra, che tuttavia trova il forte contrasto dell’attuale leader dell’esecutivo, il neo eletto Samaras, che al contrario aveva chiesto due anni di proroga data la triste situazione del Paese.

All’interno del Fmi sarebbero diverse le posizioni contrarie al prolungamento degli aiuti. La palla passerebbe cosi nelle mani della Bce, che dovrebbe accollarsi da sola un eventuale salvataggio.

Antonis SamarasSe il Paese rispetterà gli impegni, il Troika potrebbe assicurare altri risorse aggiuntive per 40 miliardi di euro.

Ma nel contesto in cui si trova attualmente Atene sarà molto difficile far digerire un nuovo intervento di austerity, con il governo che vedrebbe cadere le proprie promesse elettorali senza una maggioranza condivisa. 
Intanto il leader greco Antonis Samaras è uscito allo scoperto dichiarando che la situazione ellenica è molto negativa, e saranno disattese le previsioni economiche. Per il neo eletto presidente del Consiglio, il Paese potrebbe registrare una flessione economica superiore al 7%. Il Paese è letteralmente alle corde, con un tasso di disoccupazione pari al 24%.

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4 Commenti per “La Grecia può fallire a settembre”

  1. Alessandro ha detto:

    A mio avviso, il fallimento della Grecia, anche se alcuni economisti superficialmente sostengono che non avrà grosse ripercussioni, sarà visto come un indebolimento generale della zona Euro e quindi incentiverà maggiormente la speculazione..che non aspetta altro!

    Il divieto di vendita di titoli allo scoperto, sia da parte della Consob che di Madrid (provvedimento approvato ad oltranza), argina solo in parte una situazione che ha bisogno di un vero Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM) che possa erigere un muro solido contro gli attacchi speculativi.
    Per ora viene delegato tutto alla BCE, che non può essere il salvagente di qualsiasi situazione, sia per la mancanza di liquidità illimitata che per l’interpretazione dei suoi veri poteri secondo il Trattato europeo, che la vincolano ad azioni poco trasparenti…

    Cosa ne pensate in merito? Quale potrebbe essere la giusta strada da seguire per scongiurare il peggio?

  2. Vincenzo ha detto:

    Ovviamente il fallimento della Grecia sarebbe un grave colpo, tuttavia è importante sottolineare che solo una rigorosa politica di austerity è in grado di evitarlo. Dopo tutto non si può pretendere che i contribuenti tedeschi paghino i debiti di tutta l’Europa.

  3. Gianni ha detto:

    Certo, il default della Grecia costringerebbe le banche a grosse svalutazione e potrebbe portare dietro se altri fallimenti.

    Il fallimento di Atene non conviene a nessuno ma è anche importante rimettere in riga il Paese, che ha preso due piani di aiuti per quasi 250 miliardi di euro senza approvare se non da qualche mese riforme concrete per risollevare i conti pubblici.

    Anche in Grecia, come in Italia, le uniche cose buone che si sono fatte sono con governi tecnici come quello di Papademos.

  4. Lorenzo ha detto:

    Dal mio punto di vista tutta l’europa si merita di fallire e noi cittadini siamo stati incoscienti per non aver vigilato. Ci siamo fatti comprare in tutti i sensi su tanti aspetti.

    A parte questo sfogo, che ci ha svegliati da un sonno profondo e spero che farà svegliare molti altri cittadini europei, io penso che il fallimento di Grecia e altri paesi è una situazione grave in generale per la fascia medio bassa della popolazione che vedrà ostacolarsi sempre di più finanziamenti, credito e agevolazioni per lo sviluppo.

    Siamo in guerra tra noi, questa è la realtà… altro che “unione europea”.

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