Le turbolenze finanziarie continuano a creare destabilizzazioni sui titoli di Stato italiani, che in giornata hanno subito pesanti ripercussioni dopo che dall’Eurogruppo è stato ufficializzato il piano di aiuto alle banche spagnole.
Non solo il piano di aiuti, a contribuire al caos totale sono state la Catalogna e la Valencia che sono uscite allo scoperto annunciando di avere le casse vacanti, e chiedono pertanto un’iniezione di aiuti per fronteggiare le prossime scadenze.
La Spagna dunque perde acqua da più parti, e il clima sociale non è dei migliori come dimostra lo sciopero di Madrid nei giorni scorsi seguito alla decisione del premier Rajoy di adottare un nuovo piano di austerity, con provvedimenti impopolari come il taglio delle tredicesime.
Le banche iberiche riceveranno fino a 100 miliardi dal fondo salva Stati, dei quali 30 miliardi entro la fine del mese. In rialzo lo spread tra Btp Italiani e Bund tedeschi a dieci anni, con il differenziale che si porta sopra i 500 punti base spingendo il rendimento del decennale sul mercato secondario al 6,20%.
Si tratta di livelli molto elevati che rievocano quanto accaduto nell’inverno scorso con le dimissioni del premier Berlusconi.
Situazioni simile ma peggiore per i Bonos spagnoli, cui spread è sopra i 600 punti ed il rendimento de decennale ha registrato in seduta un massimo del 7,32% circa.
Intanto anche se a fari spenti continua la bagarre tra la Grecia e la Germania, con il Paese ellenico che avrebbe con forza chiesto alle autorità europee un allentamento delle pressioni per due anni, per ridare fiato ad un Paese afflitto da una recessione che ormai dura da cinque anni. Ma dal canto suo, il cancelliere tedesco Angela Merkel non vuol sentire ragione a costo di vedere uscire Atene dalla zone euro.