Blitz Guardia di Finanza: sequestrati 66 mila prodotti contraffatti

Mario Monti evasione fiscaleLa lotta all’evasione rappresenta uno dei capisaldi nell’agenda politica del premier italiano Mario Monti, dalla quale ritiene di poter reperire risorse importanti nell’azione di risanamento dei conti pubblici.

Ma le ultime evidenze, se da un lato mostrano un maggior recupero, dall’altro dimostrano che c’è ancora molto da fare in un Paese dove per molti anni l’economia è andata avanti senza considerare che una componente fondamentale della stessa si muoveva nell’ombra.

L’ultima è il Blitz tra attività commerciali milanesi, tra cui bar, ristoranti, tavole calde ed esercizi commerciali in generali come abbigliamento, alimentari ed elettrodomestici, che ha evidenziato una presenza importante di evasione fiscale, ben radicata tra le diverse attività commerciali.

Secondo quanto riferisce la guardia di Finanza sono stati multati 150 esercizi commerciali, che non rilasciano ricevuta fiscale ai clienti dopo la chiusura di acquisti. Per la GDF il 50% degli esercizi commerciali non rilascia puntualmente ricevute generando un’evasione elevatissima.

Negli ultimi mesi, in particolare dopo l’insediamento del premier Mario Monti, i controlli si sono intensificati e sarebbero emerse numerose zone d’ombra, non solo al Sud come precedentemente supposto, ma anche il Centro ed il Nord Italia costituiscono aree da monitorare con attenzione, come dimostrato dal noto Blitz a Cortina nell’inverno scorso. 

Guardia di FinanzaDal canto loro i commercianti protestano dichiarando che se dovessero onorare integralmente le proprie tasse a questo punto avrebbero già chiuso bottega. La tassazione è arrivata a livelli insostenibili, e per pagare le tasse completamente è necessario che lo Stato faccia dei passi indietro.

Le ispezioni della Guardia di Finanza inoltre ha portato all’emergere di ulteriori situazioni, come un utilizzo intenso di lavoratori non regolarmente contrattualizzati e la presenza di numerosi prodotti “taroccati” venduti come originali.

Si tratta complessivamente di 66 mila unità di merce, considerati anche pericolosi per la sicurezza del cliente come cosmetici, elettrodomestici, giochi, e altri prodotti non conformi agli standard qualitativi europei e quindi dannosi per chi li utilizza.

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