Imu, lunedì 18 scade versamento prima rata dell’imposta

Lunedì scade il termine ultimo per il pagamento dell’Imu, la nuova imposta municipale sugli immobili che è stata reintrodotta dal governo tecnico guidato da Mario Monti, dopo l’abrogazione dell’Ici nel 2008.

Ieri il sottosegretario all’economia Ceriani ha sottolineato che la portata dell’imposta è meno pesante di quanto si possa in realtà immaginare, tanto che il 30% dei proprietari di prima casa non verserà nemmeno un ero per l’imposta in quanto godrà di compensazioni e detrazioni, mentre la restante parte pagherà una media di 200 euro.

FederconsumatoriSi tratta di un dato che contrasta con le stime di Federconsumatori, che aveva previsto un esborso medio di oltre 600 euro a famiglia.

Il pagamento, che dovrà avvenire mediante compilazione del modello f24, ha portato a prendere d’assalto i centri d’assistenza specializzati, che (come nel caso dei Caf) sono dovuti rimanere aperti anche nella giornata di ieri.

Le ultime stime, per quanto concerne il gettito fiscale, parla di un’entrata totale per lo Stato di 21 miliardi di euro, mentre ai comuni della prima rata andranno 1,7 miliardi di euro.

L’imu si pagherà con un aliquota diversa a seconda se si tratta di prima o seconda casa (aliquote prima e seconda casa IMU), in particolare nel primo caso sarà dello 0,4% e nel secondo dello 0,76%. E’ prevista però la possibilità da parte dei consumi di incrementare o ridurre il peso dell’imposta di un ulteriore 0,2% per le prime case e 0,3% per le seconde case, e questo porterebbe per le seconde abitazioni ad un massimale che supererebbe un punto percentuale.

L’imposta va versata in tre rate, di cui la prima lunedì prossimo. La rata successiva è prevista invece per il prossimo 17 settembre. Le prime due rate saranno uguali mentre l’eventuale rincaro dei comuni si avvertirà sulla terza rata, quella che cadrà nel mese di dicembre.

Pagamento Imu casaLe aliquote saranno calcolate su una rendita catastale rivalutata rispetto a quanto risulta ai catasti e questo comporterà un forte incremento dell’imposta.

Intanto nelle ultime ore è cresciuto il numero di persone che secondo i sondaggi non pagherà l’imposta entro domani. Unimpresa riferisce che tra le imprese, il 40% non pagherà quest’anno e preferirà attendere il prossimo anno.

Si tratta di una decisione che comunque comporterebbe sanzioni per le imprese pari al 3,75% più gli interessi di mora, qualora non dovessero saldare entro l’anno.

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