La situazione economica europea e la crisi che si sta protraendo in tutto il mondo, continua a creare tensione sui mercati finanziari portando gli spread su livelli elevatissimi. Il presidente del Consiglio Mario Monti in Italia è finito sotto le scure del Wall Street Journal, che indica l’economista come volenteroso di cambiare le cose, ma travolto da un sistema penalizzante che va a scapito della crescita.
Il quotidiano economico statunitense focalizza il proprio pensiero sulla ferma volontà di Monti di sostenere la crescita, ma in difficoltà con il Parlamento che ostruisce i disegni per implementarne le misure.
Sotto osservazione anche il comportamento tedesco, tra le concause della crisi per la mancata volontà di condividere il proprio debito con il resto del continente e rimettersi in gioco, dando cosi una chance di uscita anche al resto dell’Europa. Per quanto riguarda invece l’Italia, secondo il WSj, ci sono residue possibilità di uscire dall’impasse in cui si trova, a meno di un forte piano di rilancio che potrebbe essere lanciato nel prossimo vertice europeo, sempre che la Germania decidesse di metter a disposizione un ingente quantitativo di risorse.
L’Italia è travolta dal debito e da un assetto politico e istituzionale controverso. Per uscire dalla crisi occorre mettere in campo misure anticonvenzionali e riforme strutturali di natura impopolare, che richiedono l’adesione collettiva del Parlamento. Altro tassello importante la riduzione della tassazione, che invece viene costantemente aumentata dall’esecutivo.
WSj rincara, sottolineando come prima di tutto bisogna fermare l’intenzione di un ulteriore rincaro al 23% dell’IVA, che potrebbe creare un’impennata inflazionistica già nel breve termine.
Altra nota dolente l’evasione fiscale, che secondo le ultime stime rappresenta il 27,4% del Prodotto Interno Lordo del Bel Paese. A fare evasione non è soltanto la malavita organizzata ma anche aziende che solitamente pagano le tasse, ma che si vedono affogate dall’eccessiva tassazione.
Anche sul mercato del lavoro il risultato è stato imbarazzante, con il governo tecnico che dapprima ha disegnato una legge interessante volta a favorire una maggior flessibilità, ma poi ha dovuto fare un passo indietro per via della forte opposizione di taluni gruppi parlamentari.
Per il quotidiano americano i problemi sono seri ed andrebbero affrontati tempestivamente, ma prima di tutto sarà necessario modificare l’attegiamento della politica nei confronti delle riforme, con un senso di responsabilità che vada oltre il consenso popolare.