Borse in rialzo, Ftse Mib sale di mezzo punto dopo sondaggi Grecia

Borse europee positive a metà mattinata, con l’indice Ftse Mib di Milano in rialzo di oltre mezzo punto percentuale, sopra i 13 mila punti. A spingere le quotazioni, i sondaggi pubblicati ieri sull’elezioni in Grecia, le cui proiezioni vedono in vantaggio al momento il partito Nea Democratia, schieramento favorevole alla prosecuzione degli accordi sottoscritti con l’Unione Europea ed il Fondo Monetario Internazionale.

GreciaIl timore principale rimane quello di veder salire all’esecutivo il partito di estrema sinistra Syriza, che pur non avendo dichiarato la propria contrarierà a rimanere nell’euro, ha espresso la volontà di rinegoziare drasticamente gli accordi.

Negli ultimi giorni i mercati hanno pagato dichiarazioni stringenti da parte dei leader internazionali che hanno chiaramente indicato di voler buttar fuori dall’euro la Grecia, qualora non metterà in atto azioni tese a rispettare gli impegni assunti, con chiari riscontri in termini di bilanci.

La borsa di Atene, letteralmente zavorrata da cinque anni di recessione, registra proprio a seguito dei sondaggi un rialzo del 3%.

Altra mina vagante in Europa è la situazione di Bankia, l’istituto di credito spagnolo finito al centro del ciclone dopo aver smascherato le proprie difficoltà finanziarie dovute ad un’eccessiva esposizione al settore immobiliare, che si trova nel bel mezzo di una bolla finanziaria.

L’istituto di credito, nato dalla fusione di sette banche regionali per scongiurare il default di entità piccole ed eccessivamente esposte, si trova a minare una già instabile situazione finanziaria iberica.

Banca Centrale EuropeaLe voci odierne riferiscono della volontà di stringere accordi con la Bce per accedere a prestiti a lungo termine. Si è parlato di un piano di salvataggio per 20 miliardi di euro, dopo che la banca ha annunciato oltre 3 miliardi di perdita ed una situazione estremamente sbilanciata in termini di rischio. Per tamponare la perdite il governo spagnolo ha già iniettato nella banca 4,5 miliardi di euro.

Il rischio è quello di vedere un trend di ritiro di depositi da parte dei correntisti che da sempre costituisce un intervento che anticipa poi la caduta finale. Ecco perché per risollevare la fiducia è fondamentale varare un intervento in tempi rapidi con la possibilità anche per lo spread, tra il decennale iberico e quello tedesco, di rientrare su livelli di normalità.

Il titolo in borsa, dopo la riammissione, segna pesanti perdite nell’ordine di oltre venti punti percentuali.

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