La linea intrapresa dal governo tecnico guidato da Mario Monti è quella di riportare un equilibrio nei conti pubblici e centrare il prioritario obiettivo del pareggio di bilancio. Dopo le misure di austerità che hanno colpito soprattutto i cittadini, adesso toccherà mettere in atto il passo più duro, quello di tagliare la spesa pubblica.
I conti pubblici sono infatti zavorrati da sprechi enormi, che se razionalizzati, potrebbero portar sollievo alle casse dello Stato. Proprio per metter mano a questa enorme zavorra si è deciso di ingaggiare il più famoso esperto di tagli e risanamento, Enrico Bondi.
Bondi interagisce direttamente con Piero Giarda, che è il ministro per i rapporto con il Parlamento. E’ a lui che compete la Spending Review, ed il presidente Mario Monti ha dichiarato di attendersi a breve già un primo rapporto provvisorio sugli interventi che si intendono apportare per il raggiungimento dell’obiettivo del taglio dei costi.
In un’intervista rilasciata a Radio Vaticano il ministro ha dichiarato che ci sono importanti margini di riduzione della spesa, e solo nel breve periodo questi potrebbero ammontare a 100 miliardi di euro. Se poi si interviene strutturalmente, gli effetti nel medio e lungo periodo ammonterebbero fino a 300 miliardi di euro.
I principali interventi dovrebbero riguardare gli enti territoriali, ma dovrebbero poi incidere sull’intero assetto pubblico. Il ministro Giarda ha sottolineato come per la fine di maggio si avrà già un’importante schiarita sui tagli.
Il ministro ha poi riferito che è cosciente che gli italiani si attendono una revisione importante della spesa e che sperano di pagare meno tasse negli anni a venire, e nel contempo di veder ridurre la spesa pubblica.
A questo punto dopo le parole di Giarda cresce l’attesa degli italiani e degli addetti ai lavori per conoscere dove si intende tagliare la spesa e con quali tempistiche di intervento. Si è inoltre consci che, a differenza di altri Paesi periferici, sui tagli non è ancora stato fatto nulla dall’attuale governo, un elemento imprescindibile nell’operazione di risanamento dei conti pubblici.