Bankitalia, banche italiane hanno chiesto prestiti Bce per 270 miliardi

Mario Draghi BCENell’intervista rilasciata ieri dal guru della finanza Warren Buffett a Class Cnbc, c’era uno specifico elogio a Mario Draghi come presidente della Bce, per il coraggio avuto nella strategia dell’Ltro, inondando le banche di liquidità praticamente illimitata.

Le banche italiane hanno ricorso massicciamente all’aiuto proveniente dalla banca centrale europea tanto che, secondo Bankitalia nel mese di aprile i prestiti sono cresciuti notevolmente attestandosi a 270,9 miliardi di euro.

Il dato è leggermente superiore rispetto a quello registrato nel mese precedente (ad aprile i prestiti ammontavano a 263,8 miliardi), ma sensibilmente superiore a quello di febbraio. Basti pensare che solo un anno fa, nel mese di aprile 2011, i prestiti ammontavano a 40 miliardi di euro, dei quali solo 11 miliardi erano a breve termine e 29 miliardi a medio/lungo termine.

Dell’ammontare specificato relativo al mese di aprile, la quota di prestiti a breve ammonta a 2,5 miliardi mentre tutto il resto è a medio/lungo termine. Il dato mostra chiaramente la tensione vissuta dalle banche durante gli ultimi mesi dello scorso anno, che ha portato ad una sostanziale riduzione degli spread (come evidenziato da recenti report), grazie all’acquisto di Titoli di Stato da parte di diverse banche.

Borsa ValoriIntanto oggi un’altra giornata di forte volatilità sui listini, con Milano in ribasso del 2,37% dopo aver virato sulle montagne russe per tutta la seduta. Male anche gli altri indici europei dopo la giornata positiva di ieri. A pesare ancora l’incertezza politica dopo le elezioni in Francia ed in Grecia.

Ad Atene sono forti le incertezze mentre nel resto del continente iniziano a farsi forza frange anti-euro, alimentando seri dubbi tra gli investitori istituzionali.

Piigs ancora al centro della speculazione con gli spread che faticano a riassestarsi. Il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, intervistato sulla mancanza di crescita, ha risposto ai giornalisti che è impensabile data la necessità di risanare i conti di ricorrere oggi alla spesa pubblica per stimolare la crescita e invita gli Stati ad incrementare il potenziale della Bei (Banca Europea per gli Investimenti) per consentire di elaborare strategie di crescita sostenibili nel tempo.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento