Giornata di elevata volatilità per i mercati finanziari europei che invertono più volte il segno dopo le perdite registrare nella giornata di ieri, mentre si continua a respirare un clima d’incertezza sulla situazione ellenica, dopo l’esito delle ultime elezioni politiche.
L’indice italiano Ftse Mib segna un ribasso dello 0,7% spinto da vendite che riguardano diversi settori. Tra i titoli più bersagliati Mediaset dopo la presentazione dei conti trimestrali, che evidenziano la situazione di declino del Biscione, complice il settore fortemente ridimensionato dalla crisi.
Il gruppo di Silvio Berlusconi opera in due mercati fortemente colpiti dalla crisi come Italia e Spagna e risente dal drastico calo della raccolta pubblicitaria. Il primo trimestre si è concluso con un utile di 10,3 milioni di euro in calo dell’85% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
Le previsioni per l’anno non sono idilliache come confermato dalla guidance, che specifica che a meno di un’inversione delle condizioni macroeconomiche il 2012 sarà peggiore dell’anno precedente. Il titolo perde in borsa oltre il 10%.
Pesanti le vendite anche su Banca Mps dopo la perquisizione della Guardia di Finanza che ha acquisito documenti nella sede principale della banca a Siena in Piazza Salimbeni.
Lo spread tra Btp e Bund viaggia intorno alla soglia dei 400 punti base, mentre il differenziale tra decennale spagnolo e tedesco sfiora quota 450 punti base, con il decennale spagnolo che porta il suo rendimento a ridosso del 6%.
Il focus ora passa sulla Grecia dove continuano le consultazioni per la formazione di un nuovo governo. Atene è in seria difficoltà e continua a crearsi un vero dubbio tra gli analisti sulla permanenza nella zona euro.
Chiudono male anche i mercati asiatici con Tokyo in ribasso dell’1,49% e l’indice cinese Hang Seng di Honk Kong in flessione dello 0,75% nonostante si continua a parlare dell’ennesimo intervento da parte della banca centrale nipponica nella direzione del tentativo di svalutazione della valuta locale che rispetto al dollaro quota a 80.
Tra i diversi mercati spicca la performance positiva del Dax, l’indice principale del mercato tedesco, che sale dell’1% circa dopo la diffusione dei dati macroeconomici che evidenziano una crescita del surplus commerciale nel mese di marzo che passa da 13,6 miliardi a 13,7 miliardi di euro.
Continua la discesa del petrolio sui mercati Usa che si attesta a 96,62 dollari la barile, mentre il Brent scende a 112,16 dollari.