Nelle ultime settimane sui mercati si sono manifestate nuovamente tensioni sul fronte del debito dei Paesi periferici, con il conseguente incremento degli spread rispetto al bund decennale.
Anche lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si sono nettamente allargati, superando soglia 400 punti base. Bankitalia nel rapporto presentato oggi, evidenzia che nonostante quanto accaduto negli ultimi giorni, le tensioni di sono allentate, e questo grazie al gigantesco piano di liquidità varato da parte della Bce.
Il tema caldo in questi giorni è quello della recessione, ormai evidente in Europa, ed acuita dalle manovre di rientro dal deficit poste in essere da parte dei governi. Si tratta di un azione dovuta, come affermato da vari componenti del governo, e che darà poi linfa alla crescita.
Tornando a quanto accaduto negli ultimi giorni, Bankitalia evidenzia che le tensioni nel mese di aprile sono riemerse a causa della lenta crescita presente a livello internazionale e della validità delle azioni poste in essere dai vari governi sul tema del rientro dal debito.
Si tratta di interventi apprezzati da Bankitalia che anzi richiede ulteriori misure strutturali, tali da consentire al Paese di riacquistare competitività internazionale e disegnare un consolidato sentiero di crescita.
Bankitalia rileva poi che, dalle simulazioni effettuate, il rapporto debito/Pil comincerà a ridursi a partire dal 2013. Se sarà cosi, l’Italia acquisirà maggiore credibilità, e potrebbe tornare ad attirare capitali dall’estero, come auspicato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Mario Monti.
L’obiettivo del governo tecnico, insediatosi nell’inverno scorso, è quello di conseguire entro il prossimo anno il pareggio di bilancio.
In realtà a chiederlo sono i vertici internazionale di Fmi e Bce, ma come evidenziato nelle settimane scorse da autorevoli fonti di stampa, si tratta di target ambiziosi che potrebbero richiedere tempi più lunghi se non supportati da ulteriori manovre nel corso dei prossimi mesi.
A tal proposito Bankitalia sottolinea come nel 2013 dovrebbe iniziarsi a ridurre il rapporto debito/Pil e registrare di anno in anno degli avanzi primari via via più consistenti. Questo anche nell’ipotesi in cui dovesse aumentare il costo del debito italiano con ulteriore incremento dello spread, e nel caso in cui la crescita concreta sia inferiore rispetto alle attese.
Previsioni ottimistiche anche sul rapporto debito Pil, che dovrebbe scendere sotto il 100% nel 2019 dal 123% del 2012.
Sul sistema bancario, si evidenziano negli ultimi mesi migliori condizioni nella concessione del credito, con tassi che iniziano a ridursi progressivamente, evidenziando una maggiore disponibilità all’erogazione da parte delle banche.