Riforma del mercato del lavoro: Confindustria chiede sgravi fiscali

Borsa valoriI mercati finanziari hanno ripreso la speculazione contro l’Italia, seminando nuovamente il panico tra i risparmiatori che hanno investito sul debito italiano. A lanciare l’allarme sul sistema bancario del Bel Paese ci ha pensato questa volta il New York Times, in un report in cui segnala forti acquisti di bond governativi da parte delle banche italiane.

In mattinata a lanciare un ulteriore focus sull’Italia è stato l’Fmi che ha richiamato l’attenzione del governo sull’approvazione di riforme strutturali, in grado di ridare competitività al Paese nel medio/lungo termine. 

A proposito di riforme, sul tavolo del governo il tema più caldo rimane quello della riforma del mercato del lavoro, che ha suscitato infinite polemiche negli ultimi giorni. Il ministro del lavoro Fornero ha mostrato il pugno di ferro, dichiarando la propria volontà di andare avanti anche contro la volontà delle opposizioni.

Altro tema caldo, dopo quanto emerso dal caso della Lega Nord, anche una riforma definitiva sul finanziamento dei partiti politici, e interventi ulteriori di taglio alla spesa.

Ma la riforma, cosi congeniata, oltre che alla politica non piace neppure agli industriali, tanto che Emma Marcegaglia nel suo intervento a Rovigo ha criticato aspramente la riforma in corso d’approvazione in Parlamento.

Confindustria MarcegagliaIl presidente di Confindustria ha sottolineato che l’esigenza primaria è quella di ridurre le tasse alle imprese e presentare un piano di incentivi sulle assunzioni. Attesa per il testo definitivo che verrà fuori dopo l’approvazione in Parlamento, mentre le imprese attendono trepidamente una riforma strutturale che dia sgravi fiscali sulle assunzioni, dato l’elevato costo del lavoro.

Altro punto di discordia è quello relativo all’articolo 18 e al licenziamento senza giusta causa. La norma, cosi come scritta inizialmente nel disegno di legge, prevedeva il dovere in caso di licenziamento di erogare un indennizzo ai lavoratori. Dopo la mediazione in parlamento però è stata introdotta la possibilità di reintegro nel caso in cui nel licenziamento vi sia una “insussistenza del fatto”.

Intanto sono attese da parte della confederazione degli industriali alcune proposte che saranno inoltrare ai partiti ed al governo, che a loro dire, consentiranno di apportare modifiche migliorative al testo nell’interesse del rilancio del Paese.

Intanto l’asta sui Bot annuali in programma in mattinata ha dato una risposta positiva in termini di adesioni, ma i rendimenti sono saliti vertiginosamente portandosi ad oltre il doppio rispetto alla precedente rilevazione.

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