Come e dove investire? Il portafoglio d’investimento

In questo articolo descriveremo in maniera sintetica un processo breve di costruzione di un portafoglio di investimento, che inizia con la definizione dell’asset allocation che rappresenta la modalità con la quale si decide la ponderazione delle diverse asset class (macrocategorie di investimento).

Asset allocation

Ma quali sono le principali asset class  ?

  • Azionario: investire in azioni vuol dire diventare azionisti, e questo comporta elevati rischi per l’investitore. Il valore delle azioni dipende dal relativo andamento sui mercati finanziari.
  • Obbligazionario: si tratta di acquistare una parte del debito della società, che a scadenza rimborserà lo stesso e nel mentre pagherà gli interessi periodici pattuiti a meno di un default.
  • Liquidità/Monetario: la liquidità viene remunerata secondo i tassi di mercato. Costituiscono un asset tattico, utilizzato per temporeggiare in attesa di successive strategie.
  • Commodities: investimenti che consentono un’ulteriore differenziazione del portafoglio, con la possibilità di optare per asset difensivi come i preziosi: oro, platino, palladio e argento.
  • Valute: investire su valute è una pratica molto diffusa negli ultimi anni, spesso viene utilizzata come strategia di copertura.
  • Immobili: si tratta di un’allocazione statica del capitale, che rappresenta spesso una scelta definitiva per l’investitore e va ben ponderata proprio per la sua valenza di lungo periodo.

Un portafoglio ben differenziato dovrebbe comprendere un’adeguata differenziazione tra tutte queste asset class, la cui ponderazione dipenderà principalmente dalla propria propensione al rischio. Negli ultimi anni, sono emersi numerosi fondi di investimento che permettono all’investitore, anche con piccole disponibilità, di acquistare un portafoglio multi-asset comprensivo di tutte queste asset class, gestite in maniera attiva da parte di professionisti.

La differenziazione del portafoglio non deve esser solo tra asset class, ma anche a livello geografico. Investire in una singola area comporta rischi molto elevati, e spesso preclude la possibilità di sfruttare opportunità molto importanti.

Portafoglio differenziatoUn portafoglio pertanto oltre che costituito al suo interno da un’adeguata differenziazione in termini di asset, dovrebbe aver una buona dose di internazionalizzazione. Basta pensare a chi negli ultimi anni ha investito esclusivamente su una singola area come l’Europa, non approfittando della forte crescita registrata nei Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina).

Anche in questo caso, la selezione delle aree di riferimento dipende principalmente dalla propensione al rischio dell’investitore. L’investimento è un abito che deve esser cucito su misura, un portafoglio d’investimento non è replicabile su altri investitori, proprio perché deve fotografare alcuni elementi cruciali come:

propensione al rischio: quanto intendo rischiare?

rendimento atteso: che rendimenti desidero?

orizzonte temporale: qual è la durata finanziaria del mio portafoglio?

Solo rispondendo a queste tre domande sarete in grado di tracciare il vostro profilo di rischio/rendimento, che vi consentirà di determinare l’asset allocation del vostro portafoglio ed infine la scelta dei singoli asset.

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