Ancora fumata nera per la nascita dal maxi colosso assicurativo che fonderà Premafin a Unipol e consentirà di fatto al gruppo assicurativo, guidato dalla famiglia Ligresti, di rimanere a galla, dopo la dura crisi a cui in cui è stato coinvolto negli ultimi anni.
Il vertice convocato per deliberare le ultime decisioni non ha portato a quanto atteso dalle parti, facendo emergere ulteriori nodi da sciogliere per quanto concerne i concambi tra le diverse società coinvolte nell’operazione.
Il quotidiano La Repubblica scrive che il vertice, tenutosi presso lo studio Chiomenti, advisor dell’operazione, è durato circa 10 ore. L’obiettivo era quello di trovare un accordo da sottoporre poi ai rispettivi Cda.
Domani le quattro società (Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni, Premafin, Unipol) coinvolte nel merger, hanno comunque convocato i rispettivi board nei quali con ogni probabilità si lavorerà per avvicinare le distanze in modo da chiudere in tempi non molto lunghi l’operazione, arginando la speculazione che ha colpito i titoli sui listini finanziari.
Tra i quattro Cda, è particolarmente atteso l’esito di quello convocato in casa Premafin, in cui all’ordine del giorno c’è la deliberazione di un aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato ad Unipol, che consentirà di fatto alla compagnia assicurativa bolognese di formalizzare l’ingresso nella holding del gruppo guidato da Salvatore Ligresti.
Le parti coinvolte continueranno a tenersi in contatto, anche telefonicamente nelle prossime ore, in quanto rimane ferma la volontà di voler portare a conclusione la trattativa. Lo stesso Paolo Ligresti si è detto ottimista sul fatto che un accordo verrà trovato, pur confermando le distanze createsi tra le controparti. Le posizioni paiono lontane tra loro, ma la complessità dell’operazione giustifica sicuramente l’esistenza di valutazioni difformi sugli elementi di riferimento quali la valutazione degli asset coinvolti nell’operazione ed alcune poste di bilancio.
Nessuna indicazione concreta è invece emersa per quanto riguarda il peso che avrà l’attuale azionariato di Unipol nella società nascente, ne il trattamento che verrà riservato agli azionisti di minoranza di Fondiaria Sai e di Milano Assicurazioni.
Attesi nei prossimi giorni ulteriori colloqui tra le parti prima della convocazione di una nuova riunione plenaria, in cui verranno definitivamente decisi i termini dell’operazione.