Gran successo per i Btp Italia ma focus su derivati per 160 miliardi

emissione btp italiaGran successo per i Btp Italia, i titoli di Stato indicizzati all’inflazione in collocamento fino al 22 marzo. La domanda supera i 3 miliardi di euro mentre manca ancora un giorno per presentare le proprie adesioni.

Già superate le prime previsioni di raccolta, fissate tra 1,5 e 2 miliardi di euro, e il tutto va a scapito del rendimento atteso quindi sulla parte bassa della forchetta. E’ stato poi riferito di possibili ingressi da parte di investitori istituzionali, dovuti a grossi quantitativi di acquisto.

Da ricordare una delle particolarità di questo collocamento, costituita dal premio fedeltà, pari allo 0,4% del nominale, che viene assegnato a chi porta a scadenza il titolo.

L’attenzione degli investitori è catalizzata però sull’annuncio da parte del governo di un’esposizione delle casse pubbliche in derivati per 160 miliardi di euro a fronte di titoli in circolazione per 1.624 miliardi.

L’Istat ha comunicato che tale esposizione negli ultimi 5 anni avrebbe portato ad un aggravio di interessi per ben 6 miliardi di euro.

La Camera, attraverso Antonio Borghesi dell’Italia dei Valori, ha interpellato urgentemente il governo, dopo che è stato reso noto di aver versato a Morgan Stanley 3,4 miliardi.

Nella macchina ci sono anche i derivati degli Enti Locali.
Ma qual è la finalità che spinge la Pubblica Amministrazione ad acquistare derivati? Si tratta di finalità di copertura, o hadging come si dice nel gergo finanziario, finalizzate appunto a coprirsi da rischio cambio e da condizioni avverse di mercato.

Giovanni MontiL’Italia dei Valori ha chiesto di vederci bene dentro la situazione, parafrasando alcune esternazioni della Lega che ha parlato di posizione in conflitto di interessi.
Il riferimento del Carroccio è probabilmente riferito a Giovanni Monti, figlio del presidente del Consiglio che lavora proprio in Morgan Stanley o a Domenico Siniscalco referente italiano della banca Usa, ex ministro delle Finanze con Forza Italia.

A questo punto si attendono maggiori dettagli circa l’esposizione delle casse pubbliche, anche alla luce delle forti ripercussioni che si sono registrate nel 2008, a seguito dello scandalo suscitato dai subprime, che coinvolse con grossi perdite anche enti locali italiani.

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