Investire sui dividendi: la strategia dei Cani del Dow (parte 1)

Una delle strategia di investimento azionario di più semplice attuazione ma di elevata efficacia è sicuramente quella dei dividendi, conosciuta negli Stati Uniti come “Dogs of the Dow”. La strategia dei Cani, cosi definita dal suo ideatore John Slatter, poi consacrata con la pubblicazione del celebre testo “The Dividend Investor” (di Harvey Knowles e Damon Patty), consiste nel selezionare di anno in anno i titoli che pagano un elevato dividendo.

Perché i Cani? Semplicemente perché di anno in anno vengono selezionati i titoli più maltrattati dal mercato. Si tratta di una strategia che rientra all’interno della macrocategoria della value strategy.

LA STRATEGIA

strategia stock pickingLa strategia è molto semplice, basta selezionare i dieci titoli del Dow Jones che nell’anno di riferimento distribuiscono un dividend yield più elevato. Una volta costruito il portafoglio a inizio anno, come nella strategia buy&hold, bisogna tenere in portafoglio i titoli fino a fine anno e poi nuovamente rifare lo screening.

Saranno tenuti soltanto i titoli che rimarranno tra le prime 10 posizioni, mentre i restanti verranno venduti e sostituiti con quelli presenti nella top 10. Secondo le rivelazioni fatte sullo storico, generalmente il riposizionamento del portafoglio prevede un numero di cambiamenti limitati, con una media di 3 sostituzioni annue.

RENDIMENTI: UNA STRATEGIA DI SUCCESSO

La strategia dei dividendi nel corso degli anni ha riscontrato successi importanti, riuscendo a battere il rendimento di mercato. Uno studio condotto negli Stati Uniti nel 2008 ha dimostrato che chi avesse investito dal 1973 al 2007 secondo questa strategia avrebbe conseguito un guadagno annuo del 17,7% contro un rendimento di mercato dell’11,9%.

L’analisi dei rendimenti storici è stata effettuata sull’indice Dow Jones, che secondo numerosi analisti più di altri consente di mettere in atto la strategia. 

dividendi azioniCome altre strategie di investimento, non è detto che funzioni anche in futuro, e ci sono stati anche anni dove il rendimento è stato inferiore all’indice. Si tratta di un articolo di didattica, particolarmente interessante per assume decisioni di investimento utilizzando l’analisi fondamentale con maggiore attenzione al tema dei dividendi.

Una strategia ancor più efficace, sulla quale tuttavia mancano purtroppo studi empirici, è quella volta a misurare il rendimento di titoli che nel corso di un determinato orizzonte temporale (ad esempio quinquennale) adottano una strategia di incremento dei dividendi.

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