Borse: per prosecuzione del rialzo occorrono riscontri macroeconomici

Indice nasdaqSettimana di elevata volatilità per gli indici azionari, disorientati dai dati contrastanti provenienti dagli Stati Uniti, dove continua a tenere banco il pericolo di un Fiscal Cliff, cioè un crollo dell’attuale impianto fiscale costituito da incentivi e sgravi partito nell’era Bush, e che ha consentito al Paese in questi anni di viaggiare al di sopra dell’attuale situazione dell’economia reale.

Tra gli indici di Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato un ribasso settimanale del 2,29% a 15.512 punti. Tra i titoli del listino principale italiano maglia nera per Saipem, che dopo il downgrade dell’agenzia di rating Nomura ha registrato un saldo settimanale negativo del 7,6%. Seguono Telecom Italia e Mps, che hanno registrato una performance negativa del 6,1 e 5,6%.

In luce positivamente Stm, con un rialzo del 5,5% nonostante abbia smentito le voci che vedevano la società intenzionata a far cassa cedendo sul mercato alcuni assets.

Dopo il rialzo durato ininterrottamente da luglio, favorito dalle dichiarazioni del presidente della Bce Mario Draghi che aveva sottolineato l’”irreversibilità dell’euro” in un momento di forte speculazione, e l’esito rassicurante del vertice Eurogruppo di fine giugno, i mercati hanno iniziato a vacillare muovendosi in un trading range ristretto.

Decisivo per il trend di medio periodo comprendere la ripresa dell’economia reale, attesa solo nell’ultima parte del prossimo anno. Crescita a parte, i Paesi europei hanno dimostrato responsabilità nell’attuale politiche di bilancio stringenti, che hanno richiesto agli italiani enormi sacrifici anche mettendosi contro l’opinione pubblica.

Il prossimo anno il bilancio pubblico di diversi Stati sarà nettamente migliore di quello attuale, come l’Italia, che raggiungerà stando alle rassicurazioni di Monti e Grilli degli ultimi giorni, il pareggio di bilancio come richiesto dall’Unione Europea.

Scudo antispread Mario DraghiIl presidente della Bce Mario Draghi intervenendo in merito alla crisi europea, parlando a Tokyo nell’ambito di una convention organizzata dal Fmi, ha sottolineato che il vecchio continente sta facendo passi da gigante con l’attuazione di riforme strutturali, come l’unificazione bancaria.

Primo passo sarà quello di attuale una vigilanza comune sul sistema bancario, per il cui obiettivo occorreranno un paio d’anni, con un processo che partirà a inizio gennaio.

Il passo fondamentale è stato quello di introdurre lo scudo antispread, che ha dato una risposta decisa contro la speculazione ed il mercato ne ha subito beneficiato. Il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli, ha ribadito che l’Italia non intende ricorrere agli aiuti europei, anche perché continua, ha una struttura sana dei conti pubblici.

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