Lunedì via libera alla terza emissione dei Btp Italia, i titoli di Stato italiani indicizzati all’inflazione del nostro Paese. L’obbligazione avrà una durata di quattro anno e prevede un tasso minimo garantito del 2,55%.
L’emissione sarà sottoscrivibile attraverso i seguenti collocatori dal 15 al 18 ottobre recandosi in banca o attraverso l’home banking.
Si tratta di un emissione le cui caratteristiche sono più simili alla prima datata marzo, in cui il tasso annuo minimo garantito era del 2,55%, mentre quella di giugno aveva un rendimento minimo garantito del 3,55%.
Un’altra caratteristica importante che va menzionata è la tassazione di favore che il legislatore ha riservato a chi investe in titoli di Stato, con un’imposta sul capital gain del 12,50% anziché quella del 20%.
Veniamo ora ad una sintesi delle principali caratteristiche:
periodo di collocamento: 15-18 ottobre, con regolamento il 22 ottobre
durata: 4 anni
parametro di indicizzazione: indice Foi senza i tabacchi. Il tasso cedolare verrà definito al termine del collocamento ma non potrà esser inferiore al tasso reale minimo garantito.
Frequenza cedola: semestrale
premio fedeltà:0,4%
taglio minimo: 1.000 euro
tassazione: 12,50%
rimborso capitale: a scadenza. Capitale garantito dall’inflazione.
Il direttore generale del dipartimento del Debito pubblico del Tesoro, Maria Cannata, rispondendo ad alcune analisi sull’elevato costo del debito italiano in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha sottolineato che il costo del debito negli ultimi 9 mesi si è ridotto al 2,4% nettamente inferiore rispetto al costo medio delle emissioni nel 2011 in cui tasso medio era stato del 3,61%.