Borse mondiali ancora in ribasso, focus su Atene

Borse in ribasso in un trend di vendite che sembra non toccare la base per una decisa inversione, nonostante la chiusura positiva registrata nella giornata di ieri.

Borse europee in ribassoIeri chiusura negativa per Wall Street con l’indice Dow Jones in ribasso dello 0,26% ed il Nasdaq in contrazione dello 0,44%. Londra segna una discesa dello 0,71% mentre Parigi e Francoforte flettono di circa mezzo punto percentuale.

Tra le borse mondiali, in rialzo India e Tokyo con gli indici Sensex e Nikkei in progressione rispettivamente dello 0,34 e 0,86%. Tra gli emergenti, causa la forte contrazione del petrolio, ingenti perdite sull’indice russo Micex che ha lasciato sul terreno nella precedente seduta circa l’1,8%.

Il catalyst a livello internazionale rimanere la Grecia, dopo l’esito negativo delle ultime consultazioni per la formazione di un nuovo esecutivo che garantisca il rispetto dei patti stretti con i vertici internazionali, Fmi e Bce, per l’erogazione delle diverse tranche di aiuti.

Crescono le ali antieuropeiste e si fa seria l’eventualità di un’uscita dall’euro. Le prossime elezioni si terranno a  inizio giugno e già si sono create forti discrepanze tra la popolazione, messa a dura prova dalle manovre di austerità finanziaria poste in essere dai governi.

Stato grecoI futures Usa virano in leggero rialzo in attesa del dato macroeconomico chiave del pomeriggio, costituito dai sussidi di disoccupazione attesi in calo rispetto alla precedente tornata. Il mercato del lavoro statunitense ha iniziato a dare segnali positivi e potrebbe ulteriormente migliorare nei prossimi mesi stando alle ultime indicazioni interne degli organi americani.

Tornando a Milano tra i titoli positivi spicca Fiat Industrial, galvanizzata dai dati previsionali diffusi dalla concorrente Deere, che ha rivisto al rialzo gli utili per il 2012. Il titolo del Lingotto, che ha tenuto bene allo storno dei mercati, segna un rialzo di circa un punto e mezzo percentuale.

Intanto ancora pressioni tra lo spread del decennale italiano e quello tedesco che funge da benchmark di mercato. Il differenziale di rendimento si è portato in zona 440 punti base, con il rendimento del decennale che sfiora il 6%.

Ieri il Fmi ha elogiato il governo, e le manovre poste in essere per risanare i conti pubblici, esortando l’esecutivo guidato da Mario Monti a continuare l’azione di risanamento.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento