Tempo di forti cambiamenti in Alitalia. Scaduto il divieto di lock up tra i soci italiani torna in auge il discorso riassetto societario con Air France che rimane alla finestra, sempre più interessato a rafforzare la propria posizione nella compagnia di bandiera italiana.
Il 22 è in programma il consiglio esecutivo che tra le altre cose discuterà del budget del prossimo anno ma che per forza di corse farà un primo giro di opinioni sul futuro dell’azienda.
Secondo le ultime indiscrezioni Air France offrirebbe ai soci italiani le proprie azioni quotate sulla borsa francese e non denaro. Le partecipazioni di Air France-Klm quotano 7,76 euro, e l’intenzione della compagnie transalpina è quella di impiegare quindi azioni e non denaro per acquistare il restante 75% di Alitalia.
A questi prezzi sarebbe quindi svenduta considerando che complessivamente se dovesse esser confermata l’offerta di Alitalia è di 847 milioni di euro, contro gli 1,1 miliardi richiesti dalla cordata tricolore.
La pista Air France non è l’unica percorribile, in quanto il cavaliere bianco potrebbe giungere anche dall’estero. Si è parlato molto di Qataer Airways, ma anche di investitori dell’Est anche se la società dice di non aver ricevuto alcuna offerta ufficiale.
Con gli sceicchi c’è di base un rapporto ottimo, con l’accordo di code-sharing già presente, ma avventato ipotizzare una trattativa concreta. Di certo, in questo caso il problema non sarebbe economico considerando le enormi potenzialità economiche del gruppo arabo, ma c’è l’handicap della perdita dei diritti di traffico di lungo viaggio qualora acquisisse oltre il 49,9%.
In quest’ultimo caso rimarrebbe scoperto il 25% e sarebbero necessarie nuove trattative per un terzo partner da inserire nella compagine sociale. A quanto pare un ipotetico azionista potrebbe esser la Cassa Depositi e Prestiti, che potrebbe cosi rilevare la parte residuale della società.
In questo caso ci sarebbe però un problema statutario, considerando che lo stesso prevede la possibilità di investire in aziende che si trovano in stabili situazioni finanziarie, e con stabili propettive di redditività, e aimè non è il caso della compagnia di bandiera.
L’ex ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera ha sottolineato che un ipotetico accordo con Air France sarebbe una grande occasione per Alitalia ma per i soci tricolore sarebbe meglio attendere,per aver modo di intervenire sui costi e spuntare un concambio più favorevole.
Passera in un intervista al Messaggero quindi invita alla prudenza pur sottolineando che con l’operazione una compagine italiana diverrebbe il primo azionista di una compagnia leader a livello internazionale nel proprio settore.