Ennesimo crollo per il mercato dell’automobile che chiude il 2012 con un calo di vendite del 19,87% tornando sui livelli del 1979.
Un altro duro colpo per un settore che in Italia impiega circa il 20% della forza lavoro e che da ormai diversi anni pare esser la principale vittima dell’attuale crisi.
Nel 2012 le immatricolazioni di vetture sono state 1.402.089 unità, rispetto a 1.749.739 dell’anno scorso.
La situazione è anche peggiorata negli ultimi mesi, tanto che in quello di dicembre sono state immatricolate 86.735 unità, in calo del 22,51%. In difficoltà che i trasferimenti di auto usate, che nel medesimo mese registrano un calo del 16,08%.
Tra le diverse case, Fiat registra un dato meno peggiore rispetto a quello del mercato ma comunque decisamente negativo con una flessione del 19,9% a 295 mila vetture portando la propria quota di mercato al 29,6% (dal 29,4% del 2011). Anno boom per la Panda che è la prima auto venduta in Italia con 118 mila immatricolazioni, pari al 44% delle auto vendute nel segmento A.
Segue un’altra auto di casa Fiat, Punto con 80 mila vetture vendute nell’anno appena trascorso, pari ad una quota di mercato nel segmento di appartenenza del 18,7%. Bene anche la 500 con 43 mila immatricolazioni.
Il settore non sta meglio nel resto dell’Europa, tanto che anche in Francia ed in Spagna le vendite sono ai minimi. In Spagna il calo nel 2012 è stato del 13,4% (dato peggiore da 1989), con un calo del 23% nell’ultimo mese.
Il calo in Francia è stato invece del 13,9% (14,6% nel mese di dicembre) a 160.246 auto vendute con flessioni su tutti i fronti. Nel mese di dicembre Renault ha perso circa il 28% con un calo su anno del 19,8%. Flessioni sul 15% per Peugeot e Citroen.
Intanto per il Financial Times nell’anno in corso la Cina supererà tutti gli altri Paese approdando sul primo gradino come produttore di auto nel mondo con 19,6 milioni di auto rispetto alle 18,3 milioni prodotte in Europa.
Tra le immatricolazioni cinesi un ruolo preponderante lo avranno proprio costruttori europei, quali Volkswagen ( 3,34%), Porsche ( 3,61%), BMW ( 3,25%) e Daimler ( 2,47%). Proprio Vk ha annunciato che nel 2014 porterà la produzione di veicoli in Cina a 3 milioni, grazie alla costruzione di due stabilimenti che consolideranno il Celeste Impero come primo mercato di riferimento per il gruppo tedesco.