Settore auto crolla del 20,1% a novembre

Jacques Bousquet UnraeDati ancora allarmanti per il settore automotive quelli provenienti dalle immatricolazioni registrate nel mese di novembre, con un crollo del 20,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, a 106.491 auto. Si tratta di una situazione preoccupante considerando che in Italia il mercato dell’auto assorbe complessivamente circa il 20% della forza lavoro. La flessione del settore continua ininterrotta dal settembre dello scorso anno, e dal dicembre dello scorso anno i cali sono stari sempre in doppia cifra.

Le motivazioni sono molteplici. Secondo un noto esperto, Jacques Bousquet, presidente dell’Unrae, il calo è dovuto principalmente agli elevati costi dell’automotive che vanno dai carburanti, alle tasse, alle assicurazioni fino ai pedaggi autostradali ed in tal senso non hanno avuto effetto le coraggiose campagne commerciali messe in atto negli ultimi mesi dai principali player di mercato.

Il trend per il settore è in continuo peggioramento e il resoconto è stato  ben peggiore delle attese degli analisti, che stimavano un calo tra il 10 ed il 15% in coerenza al -12% del mese di ottobre.

Pessimo il riscontro di Fiat nonostante abbia registrato un calo inferiore al mercato, immatricolando 31.649 autovetture, con un calo del 16,5% più alto del -10,2% del mese di ottobre. La quota di mercato per via del minor calo rispetto alla media di settore sale cosi al 29,7% rispetto al 28,4%.

All’interno della gamma del Lingotto, l’auto più venduta è stata la Panda con circa 10 mila auto immatricolate, precedendo la Punto che ha venduto meno della metà.

Il mese di novembre è stato negativo anche per la leader mondiale Volkswagen, che ha registrato una flessione del 25,47% da perdere il Italia il primato di marchio estero più venduto in favore della Ford. Tra gli altri brand in crescita Peugeot del 5,86%

Le prospettive del mercato dell’auto rimangono molto incerte anche per il prossimo anno, visto che germogli di ripresa dell’economia dovrebbero esserci solo alla fine del 2013.

Negli Stati Uniti un altro mese scoppiettante per Chrysler che con 122.565 unità immatricolate porta la crescita al 14% rispetto al corrispondente periodo dello scoro anno. Sulla scia della casa automobilistica rilevata da Sergio Marchionne durante l’ultima crisi finanziaria,tutto il Lingotto ha fatto bene con ciascun brand che ha fatto meglio dello scorso anno, tanto da registrare il 32esimo mese consecutivo di vendite in crescita.

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