Crisi Eurozona, Draghi vede rischi ma anche motivi ottimismo

Questa volta il presidente della Bce Mario Draghi non è riuscito a galvanizzare i mercati finanziari che hanno chiuso in rosso, con prese di beneficio dopo i rialzi dell’ottava precedente.

Conferenza Mario Draghi EuroL’ex Bankitalia aveva abituato bene, da giugno le sue dichiarazioni incoraggianti si sono rivelate un tocca sana per i mercati che hanno reagito risollevandosi dai minimi. Il numero uno della banca centrale europea ha ribadito che l’inflazione nel vecchio continente è sotto controllo e dovrebbe scendere nel corso del prossimo anno sotto la soglia critica del 2%, nonostante l’ultimo dato si sia attestato al 2,7%.

Draghi nel corso di  un’audizione al Parlamento Europeo, ha espresso enorme soddisfazione per l’approvazione dell’Esm, sottolineando che entrerà in vigore dal primo gennaio del prossimo anno, e che verrà messo in funzione soltanto se si raggiungono intese con i Paesi in difficoltà, che dovranno parallelamente impegnarsi a varare interventi di riduzione del deficit.

Le disponibilità della Bce per sostenere sul mercato secondario i bond sono illimitate, come specificato in occasione della presentazione dello scudo antispread.

Sul ciclo economico si è detto prudente nel breve periodo dove è previsto un calo congiunturale, con la prosecuzione della recessione, mentre per i prossimi mesi si potrà avere una crescita moderata. Sarà determinante in tal senso  il ruolo delle banche e la loro capacità di riaprire i cordoni, riprendendo a svolgere la propria attività tradizionale, cioè quella di erogare credito   imprese e famiglie.

Nelle ultime settimane le tensioni sui mercati si sono stemperate ma nonostante tutto l’attività finanziaria resta sbilanciata in diverse parti del sistema.

Unione bancaria eurozonaDraghi è tornato a parlare del tema unificazione bancaria, considerando un tassello propedeutico al complesso processo, quello di creare processi per la risoluzione delle problematiche bancarie. A tal proposito dalla metà del prossimo anno il comitato sul rischio sistemico presenterà alcune proposte per lavorare nella direzione della prevenzione dei rischi a cui sono sottoposti gli istituti di credito europei.

Sulle prospettive della zona euro il presidente della Bce ha ribadito che vi sono ancora dei rischi ma nel contempo elementi di fiducia rispetto al passato, ed è necessario continuare a lavorare nell’approvazione di riforme strutturali e del sistema finanziario per garantire una maggiore stabilità all’Ue.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento