Nelle ultime due sedute di borsa, sui mercati finanziari è tornata un po’ di apprensione dopo il forte rialzo iniziato dal mese di luglio, spinto dall’attesa di interventi massicci da parte della Bce e della Federal Rerserve.
Le due banche centrali hanno mantenuto le promesse annunciando piani importanti di sostegno ai mercati e all’economia dando altra benzina ai mercati, che ora si sono nuovamente fermati di fronte ai continui dati negativi che provengono dall’economia reale.
Sarà difficile infatti assistere ad un’inversione a meno di una ripresa dell’economia che per ora però latita profondamente. Non solo l’Europa, ma si teme anche per gli Stati Uniti e per i Paesi Emergenti, la cui crescita appare meno forte di quanto si pensava e nel breve questo fa soffrire i mercati finanziari.
Altro tema che presto potrebbe ritornare a infondere un certo livello di tensione è la situazione spagnola. Il differenziale di rendimento tra Bonos e Bund si è progressivamente ridotto, ma rimane su livelli piuttosto elevati e per il Paese non è propriamente semplice ricorrere al mercato.
Il premier del Lussemburgo nonché presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, parlando su un possibile salvataggio della Spagna ha sottolineato che i leader europei sono disposti a dare il via libera purché Rajoy accetti determinate condizioni, sulle quali continua a temporeggiare. Juncker nell’intervista rilasciata alla Tedesca ha parlato di “condizioni molto dure”.
Non sarà in tal senso immediato convincere la Spagna già reduce da pesanti riforme in tema di austerità tanto che lo stesso numero uno dell’Eurogruppo ha sottolineato che il Paese è pronto ad annunciare entro la fine del mese un pacchetto di riforme in linea alle richieste provenute dall’Europa.
Dalla Spagna hanno fatto sapere di voler prima conoscere le condizioni e poi decidere se richiedere o meno gli aiuti. E’ inoltre imprevedibile la reazione dei mercati, che in generale potrebbero apprezzare l’intervento ma nello specifico, come successo in Grecia, Irlanda e Portogallo, il Paese potrebbe avere serie difficoltà nel ricorso autonomo al mercato con un possibile forte incremento dei tassi di interesse sul mercato secondario.
Intanto alla luce degli ultimi interventi attesa per l’asta sui titoli di Stato iberici a 10 anni in programma domani, dal quale emergerà l’aspettativa del mercato.