Monti Bis, il premier conferma di non presentarsi alle prossime elezioni

Dal Workshop Ambrosetti torna in auge l’ipotesi del Monti Bis, eventualità che i politici tengono ad allontanare con forza. Nel novembre scorso, dopo aver ricevuto l’incarico dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo stesso economista aveva sottolineato l’intesa raggiunta coi partiti politici, che prevedeva la guida del Paese fino ad aprile per poi lasciare spazio a nuove elezioni.

Governo Mario MontiDa Cernobbio Mario Monti continua ad affermare il proprio dissenso a presentarsi alle prossime elezioni politiche, in programma nell’autunno del prossimo anno. Il presidente del Consiglio tuttavia non esclude un Monti bis, sottolineando che deve venire dalla stessa politica l’esigenza di confermare il mandato all’attuale governo: “non cercherò di convincere nessuno a sostenere nessuna particolare forza politica.

Il governo tecnico è sicuramente episodico e limitato nel tempo tecnico, ma non sarà limitata nel tempo una maggiore penetrazione del sapere e delle competenze nell’attività politica”.

Sui sacrifici fatti dal Paese in questi mesi Monti sottolinea che per il bene del Paese gli italiani sono disposti a fare sacrifici che tra l’altro sono stati imposti dall’Europa.

Mario Monti poi ha elogiato in un certo senso la politica dicendosi fiducioso sul suo ritorno in scena. Inoltre sottolinea di aver trovato la stessa migliore di quanto immaginava prima di salire a Palazzo Grazioli, sottolineando il senso di responsabilità avuto dai partiti quando si sono fatti da parte per dar spazio al governo tecnico.

Mario Monti e BerlusconiIl presidente dunque rispetterà il patto raggiunto con la politica e non si presenterà alle nuove elezioni. In realtà considerando i diversi sondaggi effettuati, difficilmente il premier riuscirà a incontrare la preferenza degli italiani, che duramente hanno sopportato i sacrifici richiesti negli ultimi mesi, ignorando il punto di partenza e le conseguenze della mancata introduzione delle tre manovre, due delle quali sono state approvate dal governo Berlusconi.

Mario Monti si dice poi compiaciuto dei complimenti che arrivano nelle ultime settimane pur definendosi a disagio per le continue richieste che provengono nei confronti del suo governo, che a suo dire continua ad impegnarsi nell’approvazione delle riforme. Poi sulla sua determinazione durante il vertice Eurogruppo di fine giugno ha sottolineato l’importanza di una politica estera attiva: “la politica si fa soprattutto a Bruxelles”.

Infine sullo scudo antispread, ribadisce quanto affermato nelle ultime settimane circa il fatto che pur ricorrendo a questo strumento il Paese non perderebbe la sua sovranità con la Bce e il Fmi.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento