Eni sosterrà le proprie quotazioni sui mercati finanziari, indebolite dalla crisi finanziaria che ha colpito l’economia e che da ormai due anni ha buttato giù le quotazioni azionarie.
L’assemblea del cane a sei zampa ha cosi deciso di annullare azioni proprie detenute in portafoglio per il 9,24% del capitale sociale e contestualmente ha autorizzato l’acquisto del 10% del capitale sul mercato per un esborso fino a 6 miliardi di euro.
L’operazione ha l’obiettivo di portare a regime la vendita della controllata Snam Rete Gas alla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) che porterà nelle casse della società secondo l’Amministratore Delegato Scaroni qualcosa come 17/18 miliardi di euro, di cui 11 circa andranno a riduzione dell’indebitamento.
La Cdp acquisterà 30% delle azioni meno una di Snam per un controvalore di circa 3,5 miliardi di euro. Il prezzo per azione sarà di 3,47 euro.
Scaroni ha sottolineato che la società sta lavorando nella direzione della riduzione dell’indebitamento, ed in questo contesto la decisione di esercitare il buy back sui propri titoli azionari è strumentale alla volontà di mantenere una politica del dividendo su livelli importanti.
L’Ad prende come riferimento la congiuntura. In tal senso la stabilità della cedola non può esser messa in discussione quando il prezzo del greggio scende deprimendo la redditività del gruppo, come nel contempo non deve essere esaltata nei periodi fiorenti.
Scaroni sottolinea poi che il fatto di aver acquistato azioni ad un prezzo medio di 17,495 euro per azione, vuol dire aver risparmiato 2,4 miliardi di dividendi ed in altre parole vuol dire aver pagato le azioni 11 euro, considerato il risparmio derivante dal fatto che parte delle cedole pagate rientreranno nella società.
La società nonostante la crisi ha mostrato negli ultimi anni la capacità di fare utili in qualsiasi contesto di mercato e di questo i mercati ne hanno tenuto conto. Il titolo seppur in ribasso negli ultimi anni ha offerto ai propri azionisti una invidiabile stabilità, e un elevato livello di remunerazione con dividendi molto sostanziosi.
Eni inoltre potrebbe riprendere ad investire con maggior intensità come accadeva fino a qualche anno fa, dato che negli ultimi anni le risorse a disposizione per la ricerca di nuovi giacimenti sono state più volte riviste al ribasso, anche se nonostante tutto, i risultati positivi in tal senso non sono mancati.