Entrate Pubbliche: 9,5 dall’Imu, si valuta aumento Iva

La tanto criticata Imu, ha portato nelle casse dello Stato nel solo mese di giugno circa 9,5 miliardi di euro, una cifra considerevole considerando che si tratta soltanto della prima rata.

Le entrate nelle casse erariali, complice anche una dura lotta all’evasione hanno registrato importanti variazioni aumentative, salendo del 2,5% a 149,5 miliardi di euro. Si tratta di un dato relativo ai primi cinque mesi dell’anno, che per effetto dell’Imu tenderanno ad aumentare nei mesi a venire con un 2012 che potrebbe rivelarsi un anno record da un punto di vista di entrate tributarie per l’Italia.

A rendere noti i dati il dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia.

Tassa Imu Mario MontiLa reintroduzione dell’imposta sulle proprietà immobiliari è stata voluta dal premier Mario Monti, dopo che l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel 2008 ne aveva fatto un cavallo di battaglia durante la campagna elettorale promettendone l’abrograzione. Dall’Ici all’Imu, ed il conto è ancora più salato per gli italiani.

I dati battono il pessimismo di alcuni sondaggi, che avevano preventivato introiti di gran lunga più bassi, che avrebbero costretto il governo a varare un ritocco delle aliquote, che in questo momento pare improbabile.

Soddisfatto il sottosegretario all’Economia Ceriani che ha apprezzato il gran senso di responsabilità che è prevalso in un momento difficile per l’economia italiana. Lo stesso Ceriani assicura che non ci saranno ritocchi alle aliquote.

Uno dei temi dolenti è costituito dall’Iva, che soffre della frenata dei consumi interni dovuti alla crisi che ha colpito il sistema economico italiano, destinato ad un periodo di recessione. Data la crisi, un ribasso delle entrate dall’imposta sui consumi è da una parte scontato, ma dall’altro in molti pensavano di arginarlo per via del rincaro dell’imposta che nell’anno è passata dal 20 al 21%.

Sottosegretario economia Vieri CerianiLa componente dell’Iva sui consumi interni è scesa del 2,1% mentre complessivamente le entrate indirette sono salite del 4,1% A 2,96 miliardi di euro.

Il discorso Iva continua a segnare un tema di forte dibattito sia all’interno della politica che all’esterno, per via della volontà di varare un aumento di due punti percentuali. Per ora il governo ha preso tempo anche perché potrebbe avere effetti distorsivi sulla crescita, ma è un’azione che l’esecutivo Monti potrebbe prendere in considerazione qualora la situazione dovesse peggiorare.

Lo stesso Ceriani ammette che l’aumento dell’Iva non è ancora scongiurato del tutto e che tutto dipenderà da quanto accadrà nei mesi a venire.

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