Lo scandalo Barclays continua a far parlare di se, dopo le polemiche infinite degli ultimi giorni, in uno tsunami che potrebbe coinvolgere anche la Banca centrale inglese ed altri istituti di credito britannici.
La banca ha ammesso di aver volontariamente manipolato i tassi Libor.
Proprio la Boe (Bank Of England) è stata chiamata in causa dallo stesso Diamond, nella figura del vicegovernatore Paul Tucker. L’ex numero uno della banca londinese Bob Diamond è stato ascoltato in Parlamento dinanzi alla commissione del Tesoro, dove ha motivato la propria decisione di dimettersi per non voler arrecare alla banca ulteriori danni d’immagine, dopo che la sua figura è finita sotto l’occhio del ciclone.
Diamond si dice convinto che la storia della banca le consentirà di uscire da questo impasse e tornare ad acquisire credibilità sul mercato.
L’ex numero uno si dice estraneo alla vicenda, e sottolinea come le sue dimissioni non devono esser prese come un messaggio di colpevolezza, ma al contrario un modo per portare in salvo la banca altrimenti bersagliata dai media.
Quella di Diamond e Barclays è un matrimonio iniziato dal 1996 in cui la crescita è stata rapidissima, passando da capo dell’investment banking ad amministratore delegato.
Diamond punta l’indice sui trader, a suo dire veri responsabili di quanto accaduto e chiede di scindere il loro operato (deplorevole) dalla condotta del resto dei dipendenti che quotidianamente lavorano nella banca.
La vicenda sembra ancora nascondere ulteriori lati oscuri, che potrebbero evidenziare un coinvolgimento di altri attori ed a quel punto lo scandalo sarebbe ancor più grave, mettendo a repentagli la credibilità dell’interno sistema bancario inglese.
Nei prossimi giorni dovrebbero emergere ulteriori particolari sulla vicenda, lo assicurano gli inquirenti mentre la tempesta mediatica è in atto e Diamond non poteva che rassegnare le proprie dimissioni dal vertice più alto della squadra dirigenziali in quanto chi è al timone risponde di quanto accade nella propria azienda, per negligenza o imperizia.
La borsa londinese non pare risentire oltremodo dello scandalo e registra una frazionale flessione, molto probabilmente per via di un clima generale che rimane ancora positivo dopo l’esito del vertice dell’Eurogruppo.