Crisi Eurozona, Spagna chiede aiuti per le banche

Mercati in ribasso a metà seduta, dopo la decisione di Moody’s di declassare 15 grandi banche di natura sistemica. L’agenzia di rating a stelle e strisce vede nuovi rischi sull’economia mondiale, alla luce di quanto sta accadendo in Eurozona e al declino dell’economia mondiale.

Eurogruppo 2012Gli ultimi dati macroeconomici pubblicati negli Stati Uniti hanno evidenziato le difficoltà dell’economia a stelle e strisce, che mostra chiari segnali di inversione del trend di crescita. A meno di una ripresa in Europa, le economie internazionali potrebbero rallentare fortemente la crescita.

Decisivo il prossimo vertice dell’Eurogruppo che si terrà il 28 ed il 29 giugno. Da definire il piano di rilancio per l’Eurozona, che passerà certamente per un nuovo rifinanziamento del sistema bancario. La Spagna ha bussato alle porte del Fmi e della Bce, per una formale richiesta di aiuti da dirottare poi sul sistema bancario locale.

Inizialmente si era parlato di un piano da 100 miliardi di euro, ma le ultime indiscrezioni di stampa parlano di una richiesta che dovrebbe superare appena i 62 miliardi. La ricapitalizzazione del sistema bancario dovrebbe poi portare benefici anche sugli spread, visto che il differenziale di rendimento tra bonos spagnoli e bund tedeschi ha assunto dimensioni notevoli, tali da render necessario un immediato piano di rilancio.

Il premier spagnolo Rajoy aveva chiesto la possibilità di iniettare liquidità alle banche senza passare per il governo, questo per scongiurare un attacco speculativo sul debito del Paese. Ma il regolamento internazionale impedisce a istituti di diritto privato di ricevere aiuti da fonti pubbliche internazionali, come Fmi e Bce. Gli aiuti quindi passeranno per il governo iberico, che costituisce il quarto Paese tra i Piigs ad aver ricevuto gli aiuti dopo Grecia, Irlanda e Portogallo.

Presidente Consiglio Mario MontiDurante il vertice messicano si sarebbe parlato anche di aiuti di Stato per l’Italia, con una maxi iniezione di liquidità alla quale avrebbe contribuito anche la cerchia di Paese contraddistinti dall’acronimo Piigs.

Decisivo il prossimo vertice internazionale dell’Eurogruppo che si terrà il 28 ed il 29 giugno prossimo, sul quale continuano ad esercitare una forte pressione il Fmi e l’amministrazione americana. Il direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, la francese ex ministro dell’economia, ha sottolineato come i rischi e le tensioni in Europa sono incrementate e serve un piano concreto di rilancio.

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