Crisi europea: G20 annuncia piano da 750 miliardi per salvare Italia e Spagna

G20 MessicoIl G20 convocato in Messico per discutere sui problemi dell’economia, in particolare della zona euro, ha diffuso tra i leader la ferma convinzione che il ferro è caldo, ed è necessario intervenire tempestivamente per mitigare i rischi di contagio che può provocare la situazione economica europea.

Il rallentamento economico che nell’anno hanno registrato le economie globali geograficamente dislocate rispetto al vecchio continente, come Stati Uniti, Cina, Australia, ecc.. evidenziano la portata sistemica della crisi, e la necessità di intervenire con tempestività per la risoluzione delle problematiche che attanagliato l’Eurozona.

Al termine del vertice tra i principali 20 leader mondiali il comunicato emesso sottolinea che l’economia mondiale si trova in una situazione di seria vulnerabilità dovuta a rischi concreti che potrebbero manifestarsi nei prossimi mesi.

Sempre nel comunicato si annunciano azioni concrete da parte dell’Eurozona, che adotterà tutti i meccanismi per assicurare al vecchio continente la dovuta stabilità finanziaria. In particolare, sarà oggetto di provvedimento il sistema bancario di alcuni Paesi periferici come Italia e Spagna, che negli ultimi anni ha pagato dazio all’elevata esposizione su Paesi durante colpiti dalla crisi come la Grecia.

Christine Lagarde FMIIl piano di aiuti complessivo che annuncerebbe di qui a poco l’Eurozona, secondo quanto riportato dal Daily Telegraph, avrà un esborso di complessivi 750 miliardi di euro. Il paino sarà indirizzato soprattutto verso Italia e Spagna, con l’obiettivo di ridurre drasticamente gli interessi pagati sul debito consentendogli di conseguenza di accedere al mercato con meno tensioni rispetto ad ora.

Il direttore del Fmi Christine Lagarde ha sottolineato le difficoltà europee degli ultimi mesi ammettendo una certa preoccupazione da parte dei leader mondiali.

Intanto secondo quanto riportato oggi da alcune fonti di stampa, al rilancio europeo potrebbero partecipare anche i Paesi emergenti, con un esborso di complessivi 450 miliardi di euro. I Brics, acronimo che riassume 5 Paesi ad alto potenziale di crescita: Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa, inietterebbero ulteriore liquidità nel Fondo Monetario Internazionale.

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