Lavoro laureati: dopo 4 anni dalla laurea lavora il 71,5% dei laureati

Un dato come quello pubblicato oggi dall’Istat relativo al mercato del lavoro di certo è tra i meno disastrosi di quelli che purtroppo quotidianamente vengono fuori dalle statistiche relative al lavoro in Italia.

Annunci cerca lavoroL’Istat ha comunicato che da un’indagine è emerso che il 71,5% dei giovani laureati trova lavoro dopo 4 anni dalla laurea. Un dato tutt’altro che positivo, ma che se confrontato con la disoccupazione giovanile vede i giovani laureati, in una posizione di privilegio rispetto a chi lascia la scuola per trovare un’occupazione non appena dopo il diploma.

Tra i disoccupati poco più del 15% è in cerca attiva di lavoro, quindi è molto elevata la porzione di scoraggiati, probabilmente a causa della difficile situazione di mercato.

Certo la situazione è sempre a macchia di leopardo, con al Nord una situazione più serena rispetto al Sud, dove ad esempio tra i residenti oltre il 30% di chi ha trovato lavoro si è dovuto trasferire nella parte Centro-Nord del Paese.

Oltre che tra regioni, la situazione diverge anche per sesso. Per le donne infatti è più complicato trovare lavoro, tanto da appesantire la statica. Se infatti per gli uomini la disoccupazione è al 14,6%, per le donne il dato sale sensibilmente, portandosi al 14,8%.  Cambia anche il rapporto di lavoro instaurato, infatti considerando i giovani che trovano lavoro, quelli che hanno un rapporto a tempo indeterminato sono del 43 e 48% tra lauree triennali e specialistiche o ciclo unico, contro oltre il 50% per i maschi.

Lavoro dottori e infermieriDifficile anzi impossibile fare di tutta l’erba un fascio anche in riferimento alla tipologia di corso di laurea e facoltà prescelta. Perché le lauree in infermieristica, ostetrica, logopedista, radiologia, ecc.. hanno una possibilità di trovare lavoro molto elevata, come dimostrano le statistiche Istat.

La categoria è riassunta in corsi afferenti alle classi delle professioni sanitarie, nei quali il 95% è occupato, e sono molti quelli che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Bene anche talune facoltà scientifiche come ingegneria, architettura ed economia, dove sempre nei quattro anni il numero di occupati si aggira intorno al 70%.

Rovescio della medaglia, le facoltà più penalizzate sono quelli lettere e filosofia, scienze, biologia, ecc.. dove il tasso di occupazione supera a mala pena il 50%.

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